AGI – “L’inflazione è aumentata notevolmente all’inizio di quest’anno rispetto alla fine dello scorso anno. La ripresa riflette diversi fattori, la maggior parte dei quali temporanei e statistici”. È quanto si legge nell’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde, alla 43esima riunione dell’International monetary and financial committee nell’ambito della sessione primaverile dei lavori dell’Fmi e della Banca Mondiale. “È probabile – aggiunge la numero uno dell’Eurotower – che l’inflazione complessiva aumenti ulteriormente nei prossimi mesi, ma è prevista una certa volatilita’ durante tutto l’anno e si prevede che i fattori temporanei svaniranno all’inizio del prossimo anno”.
La pressione sui prezzi resterà debole
“Le pressioni sottostanti sui prezzi – dice ancora Lagarde – dovrebbero aumentare leggermente quest’anno a causa delle attuali restrizioni dal lato dell’offerta e della ripresa della domanda interna. Questa pressione sui prezzi rimarrà complessivamente debole a causa della bassa pressione sui salari e del precedente apprezzamento dell’euro”.
Tuttavia, conclude Lagarde, “una volta che si attenuerà l’impatto della pandemia e si ridurrà la debolezza economica grazie al continuo supporto delle politiche monetarie e fiscali, è probabile che la pressione sui prezzi aumenti lentamente nel medio termine”.
Rispetto all’ottobre 2020, quando si è tenuta la precedente assemblea del Fmi “le prospettive globali sono migliorate grazie ai progressi compiuti nelle campagne di vaccinazione e al forte sostegno politico fornito alle nostre economie. Tuttavia, questa prospettiva piu’ brillante rimane soggetta a notevole incertezza, anche per quanto riguarda il percorso della pandemia e il lancio delle vaccinazioni”.
Appello all’unità
“Dobbiaaamo quindi continuare a stare insieme – dice Lagarde – per affrontare questa grave sfida globale. In questo contesto, è fondamentale astenersi dal ritirare prematuramente gli stimoli, sia sul lato monetario che fiscale. Allo stesso tempo, è essenziale portare avanti misure strutturali in modo che facilitino la riallocazione delle risorse nel tempo verso settori piu’ vitali, minimizzino gli effetti cicatrizzanti permanenti sulle nostre economie e sostengano la crescita potenziale a medio termine”.
“Lo strumento di ripresa, il pacchetto NextGenerationEU, offre un’opportunità unica per modernizzare l’economia europea e affrontare le divergenze che potrebbero mettere a repentaglio il buon funzionamento dell’unione monetaria. A tal fine, lo strumento della ripresa deve essere utilizzato per finanziare investimenti trasformativi e volti a migliorare la produttività e promuovere politiche strutturali ambiziose”, spiega infine Lagarde.