Per evitare ulteriori strascichi e polemiche mediatiche l’assemblea del Movimento 5 Stelle ha ritirato il punto all’ordine del giorno con l’espulsione di Vittorio Bertola, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ed ex candidato sindaco grillino nel 2011. Bertola fa parte ancora del movimento di Torino. Nessuno ha insistito per metterlo fuori nell’assemblea del M5S di Torino che si è tenuta ieri. Bertola aveva annunciato su Facebook la volontà dei suoi compagni di metterlo fuori da gruppo. La motivazione? “Partecipa poco”. L’ex consigliere, invece, pensa che all’origine della voglia di espellerlo ci sia il fatto che Bertola su Facebook fa le pulci alla nuova amministrazione così come ha fatto con quelle precedenti. Insomma, fa il grillo parlante. E questo a molti del movimento non va giù.
“Ma quale espulsione? Si trattava di aggiornare il gruppo Facebook”. Così alcuni attivisti e consiglieri del M5S hanno definito la discussione attorno all’espulsione. Insomma, un banale aggiornamento dell’elenco di chi partecipa al gruppo chiuso Facebook, anche perché Bertola non sarebbe così attivo. Tutto il resto è “strumentalizzazione”, dicono. Peccato che sia stato lo stesso Bertola, con un altro post, a puntualizzare che l’uscita dal gruppo equivalga a essere messo fuori dal gruppo di Torino. Bertola, precisino e tignoso, alla vigilia dell’assemblea ha pubblicato sul suo profilo Facebook il regolamento commentato. Leggendo “si nota come il gruppo Facebook non sia semplicemente uno spazio per chiacchierare tra amici, ma sia l’organo in cui l’assemblea del M5S Torino prende molte delle sue decisioni, per cui se non si è nel gruppo non si può partecipare ad esse”, dice. E poi è “scritto esplicitamente che tutti i membri dell’assemblea hanno diritto di essere membri anche del gruppo Facebook, per cui è chiaro che se uno viene “escluso” definitivamente dal gruppo Facebook, non è più nemmeno un membro dell’assemblea.
E infatti si parla di votazioni in riunione per “escludere dei membri dall’assemblea”. Insomma, l’esclusione dal gruppo Facebook o l’aggiornamento del gruppo equivale a essere messo fuori dal
Movimento torinese. “E con questo spero proprio di non dover sentire più le arrampicate sui vetri degli esponenti del M5S”, scrive ancora Bertola chiudendo il suo post. Tanto che alla fine qualcuno si deve essere convinto a evitare ulteriori polemiche e, come consigliava lo stesso Bertola, discutere di altro, dai problemi della Città a quelli del movimento. Per ora l’ex consigliere grillino della prima ora è ancora dentro il gruppo. Anche quello su Facebook.