Anche a Santo Stefano l’Italia è in zona rossa. E lo sarà pure domenica 27 dicembre, perché l’obiettivo resta quello di limitare le occasioni di contagio durante un periodo così delicato come quello delle festività natalizie. Solo dal 28 dicembre al 30, e poi il 4 gennaio, scatterà l’allentamento delle restrizioni previsto per la zona arancione. Quindi cosa si può fare oggi? Innanzitutto per spostarsi serve sempre l’autocertificazione (scaricabile qui), mentre chiudono negozi, bar e ristoranti. Restano aperti solo gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità come supermercati, alimentari, librerie, tabacchi, edicole. Ristoranti, bar e pasticcerie, come detto, saranno chiusi, ma si potrà ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22. Sono tuttavia state concesse alcune deroghe agli spostamenti rispetto al lockdown che il Paese ha vissuto durante la scorsa primavera. Una misura pensata per permettere quel “minimo di socialità”, come lo ha definito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Fino a domenica resta infatti possibile muoversi – tra le 5 e le 22 – una sola volta al giorno dalla propria abitazione, sempre muniti di autocertificazione e massimo in due, per andare a trovare amici e parenti in un comune della propria regione. Dal conteggio delle due persone sono esclusi i minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti. È possibile uscire da casa anche per partecipare a una messa, come raccomandato dalla Cei cercando di seguire la funzione “nella chiesa più vicina alla propria abitazione”. Non avranno limiti di orario negli spostamenti invece coloro che si occupano di volontariato, “anche in convenzione con enti locali” e “a favore di persone in condizione di bisogno e di svantaggio”.
Gli spostamenti tra Regioni sono invece possibili solo per motivi di necessità, lavoro e ricongiungimenti familiari (è il caso ad esempio di un genitore separato con un figlio minorenne). Non sono quindi consentiti spostamenti extraregionali per turismo né per raggiungere le seconde case. Se invece l’abitazione si trova all’interno della propria Regione, resta sempre possibile raggiungerla. Potrà muoversi tra due aree del Paese solo chi vuole trascorrere con qualche giorno durante le festività con un genitore non autosufficiente, eventualmente anche accompagnato da un figlio minorenne. Mentre resta sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione.
Per quanto riguarda l’attività fisica, è possibile farla soltanto nei dintorni della propria abitazione bisogna portare sempre con sé la mascherina. Chi torna dall’estero, infine, deve sottoporsi alla quarantena. Inoltre, è bene ricordare, che chi è rientrato in Italia negli ultimi 14 giorni da Gran Bretagna e Irlanda del Nord è obbligato – anche se asintomatico – a contattare la Asl e sottoporsi a tampone. Chi atterrerà oggi o nei prossimi giorni ha l’obbligo di sottoporsi al tampone in partenza e all’arrivo. In caso di violazione delle regole sugli spostamenti all’interno del territorio nazionale la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo. La sanzione è ridotta a 280 euro se si paga entro 5 giorni. Solo alla Vigilia di Natale, come ha comunicato il Viminale, le forze dell’ordine hanno effettuato oltre 82mila controlli in tutta Italia e fatto quasi 900 multe.