Ruota attorno alla figura di Elona il mistero delle valigie con dentro i corpi fatti a pezzi di Sheptim e Teuta Pasho e alle dichiarazioni di alcuni inquilini che ricordano di averla vista uscire dalla casa presa in affitto per qualche giorno dai coniugi Pasho con alcune valigie sporche di sangue. Elona Kalesha ha 36 anni, è di origini albanese (è nata a Durazzo) ed è stata fermata questa mattina, 22 dicembre, con l’accusa di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. È accusata di aver ucciso i genitori di quello che nel 2015 era il suo fidanzato, Taulant. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Firenze coordinati dal tenente Carmine Rosciano e nell’interrogatorio davanti alla pm Ornella Galeotti, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Firenze: giallo delle valigie, fermata per omicidio la ex fidanzata del figlio
di Luca Serranò 22 Dicembre 2020
Il 2 novembre 2015, quando i coniugi scompaiono da Firenze, Elona convive con Taulant in un appartamento in via del Pantano, a due passi dal carcere di Sollicciano, nel Comune di Scandicci. Finora ha negato ogni coinvolgimento, sostenendo come dice il suo avvocato Federico Febbo, di non aver mai incontrato la coppia cinquantenne in quei giorni. Opposto invece la tesi delle figlie dei Pasho, Vittoria e Dorina: secondo loro era stata proprio Elona l’ultima persona ad aver incontrato i genitori, l’1 novembre, quasi certamente nell’abitazione presa in affitto dalla coppia per il soggiorno a Firenze. Un soggiorno breve, finalizzato a riabbracciare il figlio che veniva rilasciato dal carcere dopo aver scontato una detenzione per spaccio. Una delle figlie ha riferito che la madre le aveva detto che avrebbe preparato una torta per Taulant. Insomma niente che facesse pensare alla volontà di Teuta di allontanarsi. Per questo quando le figlie non riescono a rintracciare mamma e babbo si allarmano e una di loro sporge subito denuncia: “I nostri genitori erano molto legati a noi”.
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Secondo la ricostruzione fatta da Vittoria Pasho, proprio Elona sarebbe stata probabilmente l’ultima ad averli incontrati: la donna avrebbe anche riferito a Vittoria e Dorina di un litigio avvenuto tra Sheptim e Teuta. Nei giorni dopo la sparizione (novembre 2015), le figlie hanno ricevuto una telefonata da un numero anonimo: una voce femminile che affermava di essere sua madre e le diceva che si stavano allontanando.
Le figlie sono sicure che non si trattasse però della madre. Si parla anche di una discussione avvenuta a fine ottobre tra Elona e i genitori. L’abitazione della 36enne in via del Pantano è stata più volte controllata in passato ma non sono mai emersi elementi riconducibili al duplice delitto. Nel 2016 la relazione con Taulant si era probabilmente interrotta: il compagno era fuggito all’estero dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Poi nel 2018 Elona aveva lasciato la casa, in seguito a uno sfratto del tribunale. Il rapporto tra la fidanza e coniugi pare in ogni caso fosse piuttosto stretto, con incontri e telefonate che erano di routine.
Il provvedimento di fermo su richiesta della pm ornella Galeotti è scattato questa mattina presto. Sembra ci fosse anche pericolo di fuga.