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Spostamenti a Natale e Capodanno, pressing per modificare il Dpcm. Ma il governo fa muro

Dic 9, 2020

emergenza covid

L’idea che potrebbe diventare proposta parlamentare è quella di inserire il divieto di spostamento a livello provinciale e non più comunale. Ma il ministro Speranza chiude: «Misure confermate»

di Andrea Gagliardi

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L’idea che potrebbe diventare proposta parlamentare è quella di inserire il divieto di spostamento a livello provinciale e non più comunale. Ma il ministro Speranza chiude: «Misure confermate»

9 dicembre 2020


2′ di lettura

Il nuovo Dpcm entrato in vigore il 3 dicembre vieta su tutto il territorio nazionale, dal 21 dicembre al 6 gennaio, ogni spostamento in entrata e in uscita tra le regioni. Regole che diventano ancora più stringenti nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, giornate in cui il divieto riguarda gli spostamenti tra un Comune e l’altro. Una decisione del governo, spalleggiata con forza dai ministri che sostengono la linea del rigore, Speranza, Boccia e Franceschini, che ha scatenato proteste di chi fa notare che ad essere penalizzati dalla norma soni i piccoli comuni rispetto ai grandi centri urbani. L’idea che potrebbe diventare proposta parlamentare è quella di inserire il divieto di spostamento a livello provinciale e non più comunale. Come ha detto tre giorni fa Stefano Bonaccini «una misura di buon senso si potrebbe trovare».

Speranza: confermiamo le misure per Natale

Ma il ministro Speranza chiude a ogni ipotesi di modifica. «Le misure sono queste e le confermiamo e le norme restano queste. In questa fase non possiamo permetterci spostamenti che non siano indispensabili e il messaggio del Governo vuole essere questo: nei giorni più caldi, dove c’è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone»

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Unione Province: concedere spostamenti tra Comuni province

Eppure il pressing è concentrico. A partire dall’Unione delle province. «La nostra proposta è di una correzione alle ultime disposizioni sul Natale: concedere la possibilità di spostamenti tra Comuni all’interno della stessa provincia nelle giornate delle festività. Sarebbe una soluzione di buon senso, una mediazione tra sicurezza e umanità» chiede il Presidente dell’Unione delle Province, Michele De Pascale.

Salvini: governo accetti spostamenti entro 50 km

In pressing anche il leader della Lega Matteo Salvini, che incalza su twitter: «Stiamo cercando di convincere il governo a fare come in altri Paesi, per non dividere gli italiani. Il Natale non è un lusso per ricchi: sì alla prudenza, ma no alla prigione. Poter uscire dal proprio comune ad esempio entro un raggio di 50 km sarebbe una misura di buonsenso»

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Battaglia Piemonte per ricongiungimenti

E una battaglia in questo senso la sta portando avanti il presidente della Regione Alberto Cirio che Piemonte che ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte per chiedergli di consentire ai parenti stretti che vivono in piccoli Comuni vicini di incontrarsi nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno e che, stando alle norme dell’ultimo Dpcm, non potrebbero spostarsi. «Con limiti chiari e regole certe la sicurezza e i valori umani possono convivere – ha sottolineato il governatore . Non solo una esigenza di equità per un territorio come il nostro che ha quasi il 90% dei propri Comuni di piccole dimensioni demografiche, ma anche di tutela della fragilità dei nostri anziani di fronte al peso della solitudine».

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