Milano, 3 dicembre 2020 – Furioso con la decisione del Governo di vietare gli spostamenti tra Comuni a Natale e Capodanno, definita “un fatto lunare”, il goveratore lombardo Attilio Fontana confida perlomeno in un alleggerimento delle misure restrittive nell’ambito del sistema a tre fasce messo in piedi a suo tempo da Palazzo Chigi.
“Sicuramente – ha detto in un’intervista al programma ‘Iceberg’ di Telelombardia – se i parametri continueranno ad essere quelli che oggi sono e forse miglioreranno anche, l’11 di dicembre dovremmo diventare zona gialla, terminate le tre settimane necessarie per il passaggio, di cui una di avvicinamento e una di mantenimento. Il nostro sacrificio è valso – ha aggiunto Fontana – perché abbiamo abbassato la linea del contagio e abbassato la pressione sugli ospedali e il pericolo che tanti nostri cittadini correvano. Da un punto di vista sanitario è servito molto. Con i numeri che abbiamo negli ultimi 5-6 giorni sono più tranquillo. La situazione sta migliorando in maniera sostanziale, dobbiamo continuare con cautela ma l’impegno dei nostri cittadini, ai quali va la nostra riconoscenza e il nostro grazie, stato sicuramente ripagato”. Fontana ha poi nuovamente attacacto il Governo sul Dpcm Natale: “Non è stato preso in considerazione il parere delle regioni, lo spostamento tra Comuni si poteva fare a livello provinciale”.
Secondo stime della Coldiretti, con il ritorno in zona gialla riaprirebbero in Lombardia oltre 51mila tra ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi. A livello provinciale, il primo territorio è quello di Milano con oltre 18mila esercizi, seguono Brescia con circa 7mila, Bergamo con piu’ di 5mila, Varese con quasi 4.000 mila locali, Monza e Brianza oltre 3 mila, Pavia e Como con circa 3.000, Mantova con circa 2.000, Cremona con 1.700, Lecco con circa 1.400, Sondrio con 1.100 e infine Lodi con poco meno di 1.000 esercizi dedicati alla ristorazione.
© Riproduzione riservata