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Tria: “Affrontare il tabù del finanziamento monetario del deficit”

Mag 20, 2019

MILANO – Per il momento suona più come un auspicio generico che come un’autentica richiesta all’Europa: “Credo sia venuto il momento di affrontare il tabù della monetizzazione”. Sono le parole del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, a proposito dell’Eurozona e della possibilità di un “finanziamento in moneta del deficit”, ovvero l’intervento diretto della Banca centrale nelle emissioni, pur ricordando che ciò richiederebbe una difficile revisione dello Statuto della Bce.

“Non dobbiamo dimenticare – ha detto Tria – che esiste un secondo modo di finanziare un deficit, che è il finanziamento monetario. Questo non è più a disposizione di un singolo Paese, ma almeno sul piano teorico lo è per l’Europa, anche se ciò richiederebbe una non prevedibile revisione dello statuto della Bce”.

“Tuttavia – ha proseguito il ministro – credo sia anche il momento di affrontare il tabù della monetizzazione e recuperare appieno gli strumenti di politica macroeconomica, anche per assicurare quel coordinamento non risolto, certamente in Europa, fra politica monetaria e di bilancio. D’altra parte l’enorme massa di liquidità emessa con il quantitative easing è stata fondamentale per salvare l’euro ma non ha portato ancora all’obiettivo di inflazione”.

Tria, al Global Sustainability Forum della Luiss, ha parlato di un “sovranismo nordico” che impedisce il rilancio del bilancio Ue.

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