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Rifugi antiaerei e torri di guardia per gli atelier dei giovani artisti

Feb 19, 2019

Una villa, un palazzo ducale, un rifugio antiaereo, una torre d’avvistamento costruita sulla costa livornese, tre fabbricati: sono i beni pubblici messi a disposizione dei giovani artisti per la realizzazione dei loro atelier al prezzo “politico” di 150 euro come canone di locazione mensile. L’elenco stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 41 del 18 febbraio. Ora dovranno partire i bandi.

Sei anni d’attesa

l’ultimo (per ora) atto di una vicenda iniziata nel 2013 con l’introduzione nel decreto legge 91 – il decreto Cultura voluto dall’allora ministro Massimo Bray – di una norma che prevedeva l’assegnazione ai giovani artisti di beni pubblici inutilizzati perch li trasformassero in atelier, spazi di esposizione, aree dedicate all’arte, la danza, la musica e il teatro. Si pensava, per esempio, a caserme dismesse, scuole militari abbandonate, beni confiscati alla mafia. Ma non solo. Il bene veniva dato in concessione per minimo dieci anni a un canone di locazione simbolico di 150 euro, con oneri di manutenzione ordinaria a carico del locatario.

Aiuti a chi ristruttura

La norma prevedeva, inoltre, un fondo, con una dotazione di un milione di euro, per concedere contributi a fondo perduto a favore delle cooperative e associazioni di artisti che avrebbero effettuato manutenzioni straordinarie del bene ricevuto, interventi finanziabili anche attraverso sponsorizzazioni. L’aiuto economico pubblico sarebbe stato proporzionato alle spese sostenute con un tetto – come poi indicher il decreto dell’Economia del 5 aprile 2018 – di 200mila euro.

Il primo elenco

A fine 2015 viene stilato un primo elenco di immobili disponibili. La lista allegata al decreto del ministero dei Beni culturali del 22 dicembre di quell’anno. Provvedimento che, tra l’altro, ammette l’utilizzo dei beni per finalit – purch non diventi quella prevalente – di ristorazione, caffetteria, accoglienza, gestione di punti vendita di prodotti culturali. L’operazione, per, non decolla, perch ci si rende conto che alcuni dei dieci immobili individuati presentano problemi strutturali e di agibilit.

I progetti culturali

L’elenco, dunque, da rifare. E cos si arriva a quello che Beni culturali ed Economia hanno appena reso noto. Ora i bandi dovranno spiegare ai giovani artisti come e dove presentare i progetti culturali per concorrere all’assegnazione dei beni. Idee che poi passeranno al vaglio di una commissione di cinque esperti.

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