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Recensione Plantronics Voyager 5200

Feb 26, 2020

Nell’era degli auricolari True Wireless, esistono ancora i singoli auricolari bluetooth pensati unicamente per le chiamate telefoniche da indossare su un orecchio. É sempre più difficile identificare la tipologia di utente a cui consigliare queste soluzioni. Probabilmente è l’ideale per coloro che passano molte ore al telefono e che vogliono una soluzione poco invasiva, da appoggiare sull’orecchio piuttosto che inserirla come un classico auricolare. Se siete tra quest’ultimi, vediamo come si comporta il Plantronics Voyager 5200.

Design

Il design di questa particolare serie di auricolari Plantronics è rimasta pressoché invariata negli anni, con piccoli aggiustamenti estetici e non funzionali. S’indossa dietro all’orecchio, la capsula auricolare si accosta all’orecchio e il microfono si allunga verso la bocca seguendo la curvatura del volto.

Sul corpo principale, che include tutta la sezione elettronica e la batteria, è posizionato un interruttore per l’accensione. Sulla corta sfaccettatura superiore sono inseriti due minuscoli pulsanti per la regolazione del volume.






Un ulteriore pulsante posizionato dietro al microfono permette di interagire con l’auricolare, ad esempio per rispondere o riagganciare una chiamata telefonica, o anche gestire la riproduzione musicale, nonostante non sia un auricolare pensato a questo scopo.

Infine un ulteriore pulsante sull’asta del microfono attiva l’assistente vocale. Un LED di stato sul dorso indica il funzionamento.

Una porta MicroUSB posizionata nel lato corto inferiore del corpo principale è adibita alla ricarica della batteria, assieme a dei contatti magnetici che possono essere usati in accoppiata a una custodia per il traporto e la ricarica, che è tuttavia venduta separatamente.

Prova d’uso

Probabilmente fino a qualche anno fa non avevamo alcun dubbio sull’ergonomia del prodotto, ma oggi la situazione è differente. Esistono molti auricolari, soprattutto i modelli True Wireless, che è sufficiente toglierli dalla custodia e inserirli nell’orecchio, e in pochi secondi saranno attivi, collegati al telefono e pronti per essere usati.

Il Voyager 5200, per essere usato, richiede delle azioni che sono ormai un ricordo del passato. Dovrete accenderlo, ruotare l’auricolare di nova gradi, allungare l’asticella del microfono, indossarlo sull’orecchio e premere un pulsante per rispondere alla chiamata. Non è una procedura che richiedere minuti, ma è certamente più lunga e meno confortevole rispetto agli standard attuali. Plantronics ha anche inserito dei sensori che rilevano se l’auricolare è indossato o meno, ma questo significherebbe doverlo tenere sempre acceso per velocizzarne l’uso, nonché aperto e pronto per essere indossato, condizione incompatibile con il trasporto. Aggiungiamo il fatto che non è venduto con una custodia, situazione che rende il trasporto meno comodo e igienico, e se decidete di acquistare una custodia, questa sarà grande e ingombrante e richiederà ulteriori azioni per essere utilizzato. Insomma, dal punto di vista ergonomico un auricolare del genere ha poco senso, oggi, se l’obiettivo è portarlo sempre con sé.


Situazione differente se l’obiettivo è usarlo principalmente in condizioni statiche: ad esempio se vorrete tenerlo indossato mentre siete in ufficio, o in abbinamento alla custodia tenerlo sempre acceso nella sua docking station e indossarlo quando squillerà il telefono. In questi casi sarà addirittura più semplice rispetto un paio di AirPods, poiché basterà afferrarlo e portarlo all’orecchio, senza nemmeno dover aprire una custodia.

Il peso è senz’altro superiore rispetto un piccolo auricolare wireless, ma il design che non richiede di inserire un auricolare a fondo nell’orecchio e che usa tutto l’orecchio per distribuire il peso vi permette di tenerlo indossato tutto il giorno senza particolari problemi.

Non abbiamo rilevato problemi di connettività Bluetooth, e l’assistente vocale Alexa incluso è comodo, ma il suo uso sarà molto limitato.

Qualità audio

Analizzeremo unicamente la qualità della voce nelle chiamate telefoniche, considerando che questo auricolare bluetooth non è pensato per l’ascolto musicale. Il Voyager 5200 è dotato di quattro microfoni ambientali che hanno lo scopo di ridurre la rumorosità, eliminando rumore di fondo o anche il vento che potrebbe disturbare la vostra voce. Il risultato è ottimo e superiore a qualsiasi altro paio di auricolari TWS.


La piccola capsula auricolare è sufficiente per riprodurre la voce dei vostri interlocutori in maniera chiara e forte. Le prestazioni in questo caso possono variare dal quanto riuscirete a inserire l’auricolare nell’orecchio: nella confezione sono presenti cuscinetti di tre dimensioni, ma come indicato precedentemente il design è pensato per avvicinare l’auricolare all’orecchio piuttosto che inserirlo a fondo.

In ogni caso le prestazioni sono più che soddisfacenti.

Autonomia

Con una singola carica potete puntare a circa 5 ore in conversazione. La custodia di ricarica, acquistabile separatamente, vi offre fino a due ricariche complete.

Verdetto

La prima domanda che dovreste farvi riguarda come e dove vorrete usare questo auricolare. Se avete bisogno di una soluzione da portare sempre con voi, con cui rispondere velocemente alle chiamate telefoniche, esistono soluzioni migliori e anche più economiche sul mercato. Non citiamo nemmeno la volontà di una soluzione che vi permetta tanto di rispondere al telefono quanto di ascoltare musica, specialità fuori dalla portata di questo Voyager 5200.

L’utente perfetto per questo auricolare è una persona che passa molte ore al telefono, che necessità un’alta qualità audio soprattutto per quanto riguarda la propria voce grazie ai quattro microfono per la riduzione del rumore ambientale. Non è perfetto per chi è sempre in movimento, a meno che deciderà di tenerlo sempre all’orecchio. Mentre è ottimo se il modello d’uso prevederà di posizionarlo sulla scrivania sempre acceso e pronto per essere indossato.

A questo proposito consigliamo l’acquisto, per gli interessati, del modello con custodia che costa una ventina di euro in più rispetto il solo auricolare.

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