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Effetto Covid sui furti in banca: nel 2020 rapine in calo del 56%. In Lombardia -70%

Dic 2, 2020

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùcredito e pandemia

Raddoppia rispetto agli anni il tasso di riduzione di questi reati: negli ultimi anni era del 29 per cento

di Laura Serafini

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2 dicembre 2020


2′ di lettura

Dove non è arrivata la stretta collaborazione tra le forze dell’ordine e le banche ha potuto il Covid 19. Nei primi nove mesi del 2020 sono stati 92 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 56,4% rispetto ai 211 dello stesso periodo del 2019. I dati sono stati diffusi dall’Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza. L’aspetto singolare che emerge dai numeri è il raddoppio della flessione, orma in atto da diversi anni per effetto del lavoro di prevenzione e intervento di polizia e carabinieri, che passa da una meda del 28-29 per cento tra il 2018 e il 2019 a quasi -57 per cento di quest’anno.

L’effetto del lockdown

A incidere sull’incremento della contrazione sono stati sicuramente i lockdown, quello generale tra marzo e maggio e quelli per fasce di colore regionali degli ultimi mesi. A marzo gli sportelli bancari hanno chiuso le aperture al pubblico e consentito l’accesso solo su appuntamento, una prassi che è stata mantenuta in linea generale in vigore anche in questi mesi per consentire il distanziamento sociale.

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In Lombardia la contrazione maggiore: -70 per cento

E in verità anche i dati sull’andamento dei furti in banca regione per regione sembrano seguire le aree nella quali la pandemia ha colpito di più. In testa alla classifica per la maggiore contrazione c’è la Lombardia, con un calo di quasi il 70 per cento (da 36 a 11 rapine), superata solo dalle Marche (-75%, da 4 a 1). Tra le contrazioni maggiori Abruzzo (-67%), Lazio (-65%, da 20 a 7), Piemonte (-64%, da 14 a 5). Ci sono poi alcune regioni nelle quali questo tipo di furti non ci sono proprio stati: Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise e Valle d’Aosta, mentre sono cresciuti in Umbria, da 3 a 4 rapine il Trentino Alto Adige (da 0 a 1). L’indagine dell’Ossif evidenzia, comunque, che a livello nazionale è in netto calo anche il cosiddetto indice di rischio – cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli – che è passato da 1,1 a 0,5.

Rapine in calo del 92% in dodici anni

«Il trend positivo che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è anche il frutto del lavoro congiunto di banche e forze dell’ordine – spiega la nota diffusa da Abi -. Basti pensare che, tra il 2007 al 2019, infatti, le rapine allo sportello sono diminuite del 92%, passando dalle 3.364 del 2007 alle 272 del 2019.Questi i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, che sono stati presentati nel corso del convegno Banche e Sicurezza 2020».

Investiti 600 milioni in sicurezza per le filiali

Le banche italiane investono ogni anno quasi 600 milioni di euro per rendere le proprie filiali ancora più protette e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce i suggerimenti delle forze dell’ordine. Lo scorso 7 luglio l’Abi e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno hanno rinnovato il protocollo d’Intesa per rafforzare la collaborazione, attraverso dialogo e scambio di informazioni, e contrastare in modo sempre più efficace il fenomeno criminale delle rapine in banca.

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