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Crisi, Grillo e Casaleggio con i big 5 Stelle scaricano Salvini: “Non è più credibile” – la Repubblica

Ago 18, 2019

Porta chiusa a un ritorno con Salvini e con la Lega e addio alla maggioranza gialloverde. Beppe Grillo, a due giorni dal discorso in aula del premier Conte, ha tenuto nella sua villa a Marina di Bibbona (Livorno) un vertice con Roberto Fico e Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio. Lo rivela in esclusiva il quotidiano il Tirreno, che sul sito pubblica anche una foto che ritrae l’arrivo del presidente della Camera. Al termine dell’incontro, il Movimento dirama una nota: “Tutti i presenti, si legge in una nota, si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile. Prima la sua mossa di staccare la spina al governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo. Poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi”.

All’incontro hanno preso parte anche i capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli e la vicepresidente di Palazzo Madama, Paola Taverna. Grillo è stato il primo nel Movimento ad abbattere l’antico tabù. Pur di fermare “i barbari” ha dato l’ok a un governo Pd-M5S. Quasi una sconfessione per Luigi Di Maio, che Salvini – oggi atteso in Versilia e a Massa – dopo aver scatenato la crisi di governo è tornato a inseguire. “O governo o voto”, ha ribadito il leader leghista oggi in una diretta Facebook.

rep

Intanto, domani, Luigi Di Maio, incontrerà tutti i parlamentari M5s. Indiscussa la fiducia nei confronti del capo politico per il quale, raccontano fonti parlamentari, si potrebbe ragionare sulla deroga al secondo mandato, che gli impedirebbe di ‘correre’ di nuovo a un seggio nelle Camere. Che cosa succederà domani pomeriggio in assemblea? Lo stato d’animo di M5s non muta, viene ribadito.

Basta con il leader della Lega, Matteo Salvini, considerato un traditore, e, quanto al Pd, nessuna apertura formale dai vertici, mentre la base riflette sulla possibilità che vi siano possibilità di un nuovo governo che porti avanti le battaglie storiche di M5s.

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