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Ancora ottimismo sulle riaperture, Borse positive. Mercati in attesa della Commissione sul Recovery Fund

Mag 27, 2020

MILANO – Ore10. Resta alto l’ottimismo sul mercato con i Paesi che procedono con le riaperture per provare a ridare fiato alle proprie economie. Ieri Wall Street, dove ha riaperto anche il trading floor dopo quasi due mesi di chiusura, ha chiuso in rialzo in linea con tutti gli altri indici mondiali. Un ottimismo che è proseguito anche oggi a partire dall’Asia, dove Tokyo ha chiuso a +0,7%.

Non mancano però le fonti di preoccupazione per gli investitori, dalla crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina agli scontri in corso ad Hong Kong. A queste si aggiungono anche le parole della presidente della Banca Centrale Europea Chrstine Lagarde, secondo cui alla fine dell’anno la caduta del Pil nell’area euro potrebbe raggiungere il 12%. “Avremo le nuove stime nel giro di pochi giorni, ma è molto probabile che lo scenario più favorevole sia ormai fuori portata e che la caduta del Pil sarà a metà strada fra lo scenario intermedio (-8%) e lo scenario più grave, che è un po’ più di -12%”, ha detto. Allo stesso tempo, ha comunque rassicurato Lagarde, l’epidemia non porterà a una crisi dell’euro. “No, la risposta è no”, ha detto rispondendo alla domanda se la pandemia, provocando un forte indebitamento di alcuni Stati, provocherà una nuova crisi finanziaria dell’Eurozona. “Tutti i Paesi nel mondo hanno dovuto rispondere aumentando il proprio debito”; ha detto Lagarde. “Si sono dovute prendere delle misure di bilancio, qualunque cosa succeda. L’uso del debito non solo è raccomandato, ma è la strada da seguire”.

In Europa Londra cresce dell’1,03%, Francoforte dello 0,48% e Parigi dello 0,36%. Milano va invece contro corrente e perde lo 0,24%.

Il Vecchio Continente guarda oggi soprattutto a Bruxelles, dove la Commissione europea presenterà oggi l’atteso piano per il lancio del Recovery fund, l’atteso strumento di sostegno economico per i Paesi europei più colpiti dalla pandemia. L’esecutivo comunitario dovrà trovare una sintesi tra la posizione franco-tedesca, dopo che Parigi e Berlino hanno dato il via libera ad almeno 500 miliardi di contributi a fondo perduto, e quella dei cosiddetti Paesi frugali – Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia – che chiedono invece che il sostegno europeo avvenga solo attraverso prestiti e per un arco di tempo molto limitato.

In attesa di questo appuntamento lo spread parte poco mosso. Il differenziale Btp/Bund si posiziona a

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