• 27 Febbraio 2025 21:49

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Zeman ricoverato al Policlinico Gemelli per sospetta ischemia cerebrale

Feb 27, 2025

AGI – Paura per il tecnico boemo Zdenek Zeman. L’ex allenatore di Roma e Lazio è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma in Stroke Unit per sospetta ischemia cerebrale, patologia di cui Zeman ha già sofferto in passato. La struttura ospedaliera ha fatto sapere che Zeman è comunque “vigile e collaborante”. 

 

Zeman, fa sapere il Policlinico, è attualmente ricoverato presso la Stroke Unit del Policlinico Gemelli dove sono monitorati costantemente i parametri e dovrà essere sottoposto a controlli cardiologici e neuroradiologici.
L’ex allenatore di Roma e Lazio, spiegano i medici, ha presentato questa mattina “un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidita cardiologica e pregresso ictus. È stata confermata terapia antiaggregante e anticoagulante”.

Le condizioni cliniche sono al momento stabili pur rimanendo in prognosi riservata. Il paziente, fanno sapere ancora i medici, “è vigile e collaborante”. 

 

AGI – Paura per il tecnico boemo Zdenek Zeman. L’ex allenatore di Roma e Lazio è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma in Stroke Unit per sospetta ischemia cerebrale, patologia di cui Zeman ha già sofferto in passato. La struttura ospedaliera ha fatto sapere che Zeman è comunque “vigile e collaborante”. 
 
Zeman, fa sapere il Policlinico, è attualmente ricoverato presso la Stroke Unit del Policlinico Gemelli dove sono monitorati costantemente i parametri e dovrà essere sottoposto a controlli cardiologici e neuroradiologici. L’ex allenatore di Roma e Lazio, spiegano i medici, ha presentato questa mattina “un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidita cardiologica e pregresso ictus. È stata confermata terapia antiaggregante e anticoagulante”.
Le condizioni cliniche sono al momento stabili pur rimanendo in prognosi riservata. Il paziente, fanno sapere ancora i medici, “è vigile e collaborante”. 
 

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