AGI – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà oggi il presidente USA, Donald Trump e cercherà di ottenere il suo consenso per una nuova proposta volta a porre fine al conflitto con la Russia, che dura da quasi quattro anni. Il piano in 20 punti, emerso da settimane di intensi negoziati tra Stati Uniti e Ucraina, non ha l’approvazione di Mosca, e l’incontro faccia a faccia in Florida arriva dopo un massiccio attacco russo con missili e droni su Kiev.
L’incontro, ospitato da Trump nella sua lussuosa residenza di Mar-a-Lago, sarà il primo incontro di persona tra i due da ottobre, quando il presidente degli Stati Uniti si rifiutò di accogliere la richiesta di Zelensky di missili Tomahawk a lungo raggio. Durante una sosta in Canada sabato, Zelensky ha affermato di sperare che i colloqui siano “molto costruttivi” e ha aggiunto che il leader russo Vladimir Putin ha mostrato le sue carte con l’ultimo assalto alla capitale ucraina. Il governo canadese dopo i colloqui si è impegnato a sostenere la ricostruzione in Ucraina con un ulteriore finanziamento di 1,8 miliardi di dollari. “Questo attacco è, ancora una volta, la risposta della Russia ai nostri sforzi di pace. E questo ha davvero dimostrato che Putin non vuole la pace”, ha affermato Zelensky – Gli europei promettono sostegno”.
Il sostegno europeo e la posizione russa
Nella giornata di ieri, il presidente ucraino ha anche avuto una conference call con i leader europei che, secondo il cancelliere tedesco Friedrich Merz, hanno garantito il loro pieno sostegno ai suoi sforzi di pace. La Russia ha accusato l’Ucraina e i suoi sostenitori europei di aver tentato di “silurare” un precedente piano mediato dagli Stati Uniti per porre fine ai combattimenti. I leader dell’UE Ursula von der Leyen e Antonio Costa, che hanno partecipato alla conference call, ribadendo che il sostegno dell’Unione Europea all’Ucraina non verrà mai meno e hanno promesso di continuare a fare pressione sul Cremlino affinché si arrivi a un accordo. Trump finora non si è pronunciato sulla nuova proposta di pace. Zelensky “non ha nulla finché non lo approvo”, ha dichiarato il presidente in un’intervista a Politico venerdì.
Dettagli del piano di pace e il ruolo di Trump
I colloqui riguarderanno un piano che porrebbe fine alla guerra lungo le attuali linee del fronte e potrebbe richiedere all’Ucraina di ritirare le truppe da est, consentendo la creazione di zone cuscinetto smilitarizzate. In quanto tale, contiene il riconoscimento più esplicito da parte di Kiev di possibili concessioni territoriali, ma non prevede il ritiro dell’Ucraina dal 20% della regione orientale di Donetsk che ancora controlla, la principale richiesta territoriale della Russia. Trump ha fatto della fine delle guerre in Ucraina e a Gaza il fulcro del suo autoproclamato secondo mandato da “presidente di pace“. Ma la guerra in Ucraina si è rivelata, per sua stessa ammissione, molto più dura del previsto, e il presidente ha ripetutamente espresso la sua frustrazione nei confronti di entrambe le parti per non essere riuscite a garantire una tregua.