Incontro ad alta tensione quello in corso a Roma tra Whirlpool, Fim Fiom e Uilm per fare il punto sull’accordo dello scorso ottobre. A scatenare le ire dei sindacati l’annuncio inaspettato della chiusura dello stabilimento di Napoli che profila per i 430 lavoratori un futuro incerto. Immediata la solidarietà del sito di Varese che ha annunciato lo sciopero spontaneo.
Al momento l’incontro al ministero dello Sviluppo economico è sospeso. I sindacati criticano duramente il gruppo ricordando come l’accordo dello scorso anno prevedesse la garanzia di investimenti mirati per tutti i siti Whirlpool per tre anni fino al 2021. “Solo a ottobre scorso – protesta la Fiom Cgil – con un accordo quadro sottoscritto in sede ministeriale, quindi con l’impegno anche del ministro Luigi Di Maio, Whirlpool aveva dato garanzie di investimenti e salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti del gruppo. Per la Fiom è inaccettabile che gli impegni presi vengano disattesi in questo modo, a ogni cambio di management. Abbiamo chiesto un incontro urgente al ministero, la delegazione verrà ricevuta alle 12.30. È necessaria una presa di posizione del governo. Tutti gli stabilimenti del gruppo si sono fermati, con produzioni bloccate in tutto il gruppo”.
Whirlpool EMEA intende procedere con la riconversione del sito di Napoli e la cessione del ramo d’azienda a una società terza “in grado di garantire la continuità industriale allo stabilimento e massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano”. Immediata la proclamazione di uno sciopero dei lavoratori in tutti i siti italiani del gruppo. Nel pomeriggio dovrebbe esserci un incontro al Mise.“Nei prossimi giorni, Whirlpool lavorerà con le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e nazionali per definire tutti i dettagli e le tempistiche della riconversione, che saranno resi noti non appena possibile” scrive l’azienda nella nota relativamente al sito di Napoli. “Whirlpool – si legge nel comunicato- ha ribadito la strategicità dell’Italia all’interno della regione EMEA da un punto di vista industriale e commerciale e ha confermato le direttrici strategiche del Piano Industriale firmato lo scorso 25 ottobre presso il MISE; in particolare gli investimenti pari a 250 milioni per il triennio 2019-2021 in attività di innovazione, prodotto, processo e ricerca e sviluppo nei suoi siti industriali in Italia. Nei primi mesi del 2019 sono già stati allocati oltre 80 milioni di euro. Sono stati inoltre riconfermati per i siti di Cassinetta di Biandronno – VA (polo EMEA per i prodotti da incasso per le categorie freddo e cottura), Melano – AN (hub regionale per i piani cottura ad alta gamma) e Siena (dedicato alla produzione di congelatori orizzontali) la specializzazione in atto e i volumi produttivi e occupazionali previsti dal Piano Industriale firmato lo scorso ottobre. Il trasferimento a Comunanza (AP) della produzione delle lavatrici e lavasciuga da incasso dalla Polonia è stato altresì confermato. Il sito beneficerà quindi di un incremento dei volumi che porterà la produzione totale a oltre 800 mila unità”.