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West Nile, morta una donna nel Veneziano dopo tre mesi di agonia

Feb 3, 2024

AGI – Una mamma di 45 anni è morta in ospedale a Dolo, nel Veneziano, dopo tre mesi di agonia per le complicazioni insorte in seguito a una puntura di una zanzara che l’aveva infettata con il virus del West Nile. La procura ha disposto l’autopsia che è stata effettuata nella giornata di venerdì 2 febbraio, ha riferito il Gazzettino. La donna, madre di due figlie, era stata punta a metà ottobre vicino a casa, a Mirano, e l’infezione virale le aveva subito causato cinque giorni di febbre altissima, con un’encefalopatia e poi una tetraplegia che le aveva paralizzato gli arti e gran parte del corpo. Ricoverata in ospedale a Mirano, vi era rimasta fino a metà gennaio quando era stata trasferita in una Rsa di Stra ma dopo pochi giorni era portata in ospedale a Dolo in stato praticamente vegetativo e lì è deceduta. Il pm Giorgio Gava ha disposto l’autopsia che è stata effettuata nella giornata di ieri. Prima dell’infezione la donna era sempre stata in buona salute e il virus poteva essere stato contratto solo nella zona della casa, non avendo fatto viaggi in quel periodo. All’epoca, però, non fu ordinata una disinfestazione nell’area perchè il caso era isolato e la stagione (malgrado l’autunno insolitamente caldo) non era più quella in cui concentra la presenza di zanzare. Negli ultimi mesi la circolazione del virus in Triveneto si e’ ridotta rispetto al 2022 quando nel solo Veneto si verificarono 500 casi di West Nile nell’uomo (723 in Italia), con 166 forme neuro-invasive e 22 decessi. Il West Nile e’ una malattia virale che colpisce soprattutto gli uccelli trasmessa dalla zanzara comune notturna. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus all’uomo. Il virus e’ arrivato in Veneto per la prima volta nel 2008, probabilmente veicolato da uccelli migratori dall’Africa, e vi e’ rimasto a causa del clima caldo-umido che favorisce le zanzare, e all’abbondanza di volatili selvatici nelle nostre aree umide.

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