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WEC 2019. La Toyota di Conway, Kobayashi e Lopez vince la 8 Ore del Bahrain

Dic 14, 2019
WEC 2019. La Toyota di Conway, Kobayashi e Lopez vince la 8 Ore del Bahrain

La Toyota ha vinto la 8 Ore del Bahrain, 4^ prova del Mondiale WEC 2019-2020. A tagliare per primi il traguardo sotto i riflettori sono stati Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez, nel giorno in cui il team Toyota Gazoo Racing ha festeggiato le 60 gare disputate nella serie Endurance.

Al secondo posto, staccati di un giro, i compagni di squadra Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley con laToyota TS050 – Hybrid numero 8.

Chiudono il podio della classe LM P1 i polemanBruno Senna, Gustavo Menezes e Norman Nato, protagonisti, loro malgrado, del colpo di scena della corsa: alla seconda curva del primo giro la loro Rebellion numero 1 è stata centrata dalla Ginetta G60-LT-P1 numero 5, che con Charles Robertsonpartiva dalla seconda posizione.

Ritirate ma classificate in quarta e quinta posizione le due Ginetta di Chris Dyson, Guy Smith, Michael Simpson e Charles Robertson, Ben Hanley, Jordan King, quest’ultima protagonista in negativo della giornata, con l’incidente provocato alla seconda curva, un errore nel fermarsi alla giusta piazzola in corsia box e il mesto ritiro avvenuto quando mancavano ancora 3 ore e 22 minuti alla bandiera a scacchi.

LM P2 - Paul Di Resta, Filipe Albuquerque e Phil Hanson

LM P2 – Paul Di Resta, Filipe Albuquerque e Phil Hanson

In LM P2 vittoria, e quarto posto assoluto, di Paul Di Resta, Filipe Albuquerque e Phil Hanson, al volante della Orecanumero 22 del team United Autosports. Il trionfo, messo in cassaforte già da metà gara, è arrivato sotto gli occhi del CEO Zak Brown.

Secondo posto per la Jota di Roberto Gonzalez, Antonio Felix da Costa e Anthony Davidson, vincitori della scorsa prova, la 4 Ore di Shanghai. Sul terzo gradino del podio il team cinese Jackie Chan DC Racing con William Stevens, Gabriel Aubry e Ho-Pin Tung.

A 36.4 secondi dal podio si è piazzato il team ‘G-Drive Racing’ di Jean Eric Vergne, Job Van Uitert e Roman Rusinov. Quinto posto per la Alpine A470 di Pierre Ragues, André Negrao e Thomas Laurent del Signatech Alpine Elf, mentre sesti si sono classificati gli olandesi Giedo Van Der Garde, Frits van Eerd e Nyck De Vries.

LM GTE PRO - Marco Sorensen e Nicki Thiim

LM GTE PRO – Marco Sorensen e Nicki Thiim

Grande lotta in categoria LM GTE PRO tra Aston Martin e Ferrari. Alla fine l’ha spuntata il marchio inglese, grazie alla coppia danese Marco Sorensen e Nicki Thiim numero 95. A 13.7 secondi sono finiti Miguel Molina e Davide Rigon con la Ferrari 488 GTE EVO.

Questa è stata la classe più combattuta, con i due equipaggi in lotta fino a 30 minuti dalla bandiera a scacchi. Poi però è arrivata una penalità per un’infrazione quanto meno curiosa: la Ferrari numero 71 è ripartita dopo il pit stop facendo pattinare le ruote

Terzo posto per la seconda Aston Martin del team ‘Aston Martin Racing’ guidata da Alexander Lynn e Maxime Martin, i quali hanno a loro volta preceduto una Ferrari 488 GTE EVO, quella di Alessandro Pier Guidi e James Calado. Anche tra questi due equipaggi il confronto si è risolto con una mossa dei commissari di gara, che, questa volta comprensibilmente, hanno chiesto al duo ferrarista di ridare la posizione alla coppia inglese, dopo che avevano tratto vantaggio dall’asfalto della via di fuga per effettuare il sorpasso decisivo.

Quinto e sesto posto per le Porsche del ‘Porsche GT Team’, con Gianmaria Bruni e Richard Lietz davanti a Michael Christensen e Kevin Estre, scattati con le loro quattro 911 RSR-19 in prima fila.

LM GTE AM - Larry Ten Voorde, Ben Keating e Jeroen Bleekemolen

LM GTE AM – Larry Ten Voorde, Ben Keating e Jeroen Bleekemolen

Infine in LM GTE AM primo posto per la Porsche 911 RSR numero 57 di Larry Ten Voorde, Ben Keating e Jeroen Bleekemolen, anche loro in testa da oltre metà gara.

Alle loro spalle l’Aston Martin di Paul Dalla Lana, Darren Turner e Ross Gunn, seguita dalla Porsche di Benjamin Barker, Andrew Watson e Michael Wainwright.

Quarta e quinta le due Ferrari del team ‘AF Corse’, con Francois Perrodo, Emmanuel Collard e Nicklas Nielsen davanti a Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Giancarlo Fisichella.

Al sesto posto la Porsche del ‘Dempsey – Proton Racing’, con al volante Matt Campbell, Riccardo Pera e Christian Ried. La vettura gemella numero 88 ha finito in anticipo la corsa a causa di uno spettacolare testacoda, provocato da Khaled Al Qubaisi.

Prossimo appuntamento con il ‘FIA World Endurance Championship’ nel 2020, per la quinta prova su 8 del campionato. Si correrà negli Stati Uniti, ad Austin per la ‘6 Ore di Cota‘, in programma il 23 febbraio.

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