Porsche sugli scudi in Cina: a scattare dalla pole position nella 6 Ore di Shanghai sarà la 919 Hybrid n.1, affidata in qualifica a Brendon Hartley e Mark Webber. 1’44″462 è la media che ha permesso ad Hartley e Webber di battere per soli 60 millesimi la Toyota TS050 Hybrid n.5, nelle mani di Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima.
Bisogna scendere in seconda fila per trovare la prima delle Audi classificate, la R18 e-tron quattro n.8, affidata a Oliver Jarvis e Loic Duval; quella di Shanghai è la penultima gara nel WEC per la casa di Ingolstadt, che ha annunciato l’addio alla categoria al termine della stagione 2016. Quarto tempo di sessione per la Toyota TS050 Hybrid n.6, nelle mani di Mike Conway e Stéphane Sarrazin.
Quinta posizione per l‘Audi R18 e-tron quattro n.7, affidata a Benoit Tréluyer e Marcel Fassler; l’equipaggio della casa di Ingolstadt ha preceduto la Porsche 919 Hybrid n.2, nelle mani di Neel Jani e Marc Lieb. Pole position – la settima stagionale – tra le LMP1 private per la Rebellion R-One n.13, affidata a Dominik Krahaimer e Alexandre Imperatori.
Prima pole position stagionale per l’Oreca 05 Nissan n.44, preparata dalla Manor e affidata ad Alex Lynn e Matthew Rao; seconda posizione per l’Alpine A460 Nissan n. 36 della Signatech Alpine, nelle mani di Gustavo Menezes e Nicolas Lapierre. Completa la top three la Ligier JS P2 n.30, di Tom Blomqvist e Sean Gelael. Il terzo membro di questo equipaggio è il nostro Antonio Giovinazzi, attuale leader del campionato GP2.
Ford davanti a tutti nella classe LMGTE Pro, grazie alla pole position della GT n.67, affidata ad Harry Tincknell e Andy Priaulx; si tratta della seconda partenza al palo consecutiva per la casa americana. Per Ford è doppietta: accanto alla GT n.67 in prima fila ci sarà la vettura gemella, la n.66 di Stefan Mucke e Olivier Pla. Terza posizione per l’Aston Martin Vantage n.95, nelle mani di Nicki Thiim e Marco Sorensen. Nella classe LMGTE Am, sesta pole position stagionale per l’Aston Martin V8 Vantage n.98 di Paul Dalla Lana e Pedro Lamy.