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Wall Street e la Corea spaventano i mercati. Borse europee in calo

Mar 22, 2017

MILANO – Ore10.15.Le tensioni geopolitiche in Estremo Oriente e la chiusura negativa di Wall Street condizionano l’avvio delle Borse europee, tutte in tono negativo. Piazza Affari perde lo 0,87%, Londra scivola dello 0,91% , Francoforte arretra dello 0,76% e Parigi dello 0,80%. A Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso oggi con un tonfo del 2,13% (-414,5 punti) a 19.041,38 Punti mentre ieri gli indici Usa hanno vissuta la loro peggiore giornata dall’inizio dell’anno. Il Dow jones ha ceduto l’1,1% a 20.668 Punti, lo S&P500 ha lasciato sul terreno l’1,2% a 2.344 Punti mentre il Nasdaq è arretrato dell’1,8% a 5.793 Punti. Complessivamente sul mercato comincia a montare scetticismo sul fatto che politiche fiscali promesse da DOnald Trump a sostegno dell’economia Usa possano incontrare il favore del Congresso. “Il fatto è che i mercati si sono aspettati troppo da Trump”, spiega Jonathan Ravelas, chief market strategist di BDO Unibank citato da Bloomberg. “Gli investitori stanno ricalibrando le aspettative sul fatto che la politica espansiva di Trump non si realizzerà dall’oggi al domoani ma richiederà tempo e interventi legislativi”.

Per Piazza Affari oggi appuntamnto importante con la star Conference in cui le 61 società quotate sul segmento star incontrano gli investitori. Da testare anche la reazione di Parmalat dopo il fallimento dell’Opa lanciata da Lactalis e la decisione della società francese di riaprire i tempi di adesione all’offerta rinunciando al raggiungimento della soglia del 90% per completare l’operazione.

Apertura stabile intanto per lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund è a quota 185,2 punti mentre il rendimento del Btp decennale si attesta al 2,30%. L’euro resta sopra quota 1,08 sul dollaro, in avvio, dopo aver toccato ieri un top da sei settimane di 1,0819 dollari.

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, che registra in mattinata l’inversione di segno della bilancia commerciale giapponese, con un surplus a 813, 4 miliardi di yen (circa 6,8 miliardi di euro). I dati diffusi dal Ministero delle Finanze superano le aspettative degli analisti e seguono il deficit di 1.087,9 miliardi di yen registrato a gennaio. Il risultato è frutto di un balzo delle esportazioni cresciute dell’11,3 per cento annuo mentre le importazioni sono cresciute solo dell’1,2 per cento. Nel pomeriggio attesi nuovi dati sul mercato immobiliare americano.

Petrolio in calo in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa. I future sul greggio Wti con consegna a maggio hanno perso lo 0,8% e sono quotati 47,84 dollari al barile. In calo dello 0,8% anche il Brent che si avvicina alla soglia dei 50 dollari e viene scambiato a 50,58 dollari al barile. L’oro torna in rialzo questa mattina sui mercati internazionali. Il lingotto vale 1.246,97 dollari l’oncia segnando un progresso dello 0,2%.

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