AGI – Wall Street chiude debole trainata verso il basso soprattutto dal settore tecnologico. Il Nasdaq perde l’1,88% e sul listino pesano le parole del segretario al Tesoro, Janet Yellen, secondo cui un rialzo dei tassi Usa potrebbe rendersi necessario “per evitare un surriscaldamento dell’economia”.
Il Dow Jones guadagna lo 0,06% e lo S&P perde lo 0,66%. Apple, Tesla e Alphabet perdono rispettivamente il 3,54%, l’1,65% e l’1,55%.
In una sessione che sembrava senza particolari spunti e in un contesto di crescenti segnali di ripresa economica, riaffiorano i timori inflazionistici. E soprattutto si fanno sentire le parole del segretario al Tesoro, che a un evento organizzato dalla rivista The Atlantic, ha avvertito che l’entrata in vigore dei maxi-programmi d’investimento economico voluti dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden potrebbe far surriscaldare l’economia americana.
“Può darsi – ha detto Yellen – che i tassi di interesse debbano aumentare un po’ per essere sicuri che la nostra economia non si surriscaldi, anche se la spesa aggiuntiva è relativamente piccola rispetto alla dimensione dell’economia”.
“Potrebbero esserci alcuni aumenti molto modesti nei tassi di interesse per ottenere quella riallocazione – ha detto ancora – ma questi sono investimenti di cui la nostra economia ha bisogno per essere competitiva e produttiva e penso che la nostra economia crescerà più velocemente grazie ad essi”.
Nel complesso, ha poi concluso Yellen, i programmi di Biden, che includono un aumento della spesa per le infrastrutture, l’assistenza all’infanzia e l’istruzione, faranno una “grande differenza” nel combattere la disuguaglianza”.
Tuttavia va anche detto che il Nasdaq aveva già cominciato a mostrare forti segni di debolezza prima dell’intervento di Yellen, a dimostrazione che le vendite sui tecnologici rappresentano un rischio concreto.
“Il mercato ha già prezzato la ripresa Usa e la stagione delle trimestrali, che sono state particolarmente buone. In questa fase prevalgono i timori di uno sgonfiamento degli indici”, ha commentato Sophie Chardon, strategist di Lombard Odier.
La rotazione degli investimenti, in vista della ripresa e delle riaperture, penalizza i tecnologici, che sono considerati sopravvalutati, e premia bancari ed energetici.