Volkswagen ha confermato di aver raggiunto un accordo economico con i dealer americani, per un totale di 1,2 miliardi di dollari che il costruttore verserà in 18 mesi a 652 concessionari. Ogni rivenditore riceverà quindi cira 1.85 milioni di dollari per i danni subiti dallo scoppio della vicenda Dieselgate.
Oltre ai risarcimenti economici, Wolfsburg continuerà a versare incentivi ai concessionari, a riacquistare i modelli diesel che questi non potranno vendere, e sospenderà le richieste di aumenti di capitale rivolte ai dealer. Inoltre, dopo essere stato diffidato dalla vendita di vetture diesel dalla fine del 2015, il costruttore tedesco potrebbe decidere di interromperne definitivamente la commercializzazione negli Stati Uniti.
Ieri inoltre è stata depositata dal dipartimento di Giustizia americano, la Commissione Federale e i legali di 475.000 clienti la richiesta di approvazione definitiva dell’intesa sulle auto 2.0 TDI nell’udienza che si terrà il prossimo 18 ottobre. L’accordo prevede il buy-back delle auto interessate o la loro riparazione, per un totale di 10,3 miliardi di dollari.
È invece in attesa di definizione la soluzione tecnica relativa ai motori 3.0 TDI.