AGI – In calo l’utile netto e in ribasso del 9% delle vendite per il produttore svedese di autocarri Volvo Group a causa dell’incertezza sui dazi doganali di Donald Trump.

“I recenti dazi doganali e altre restrizioni commerciali imposti o previsti dagli Stati Uniti e da altri paesi hanno aumentato notevolmente l’incertezza sulle condizioni commerciali nei mercati in cui il gruppo è presente, nonché sulle catene di approvvigionamento globali e regionali – è spiegato in un comunicato -. La situazione è in rapida evoluzione, complessa da valutare e non è possibile fare previsioni sull’andamento futuro, sui potenziali impatti sul gruppo o sulla possibilità che le restrizioni commerciali colpiscano Volvo Group più duramente rispetto ai suoi principali concorrenti”.

Impatto sulle previsioni di vendita

L’azienda svedese produce tutti i suoi veicoli destinati al mercato statunitense negli Stati Uniti, ma i dazi doganali potrebbero avere un impatto sui componenti utilizzati nella produzione. E così il Gruppo ha rivisto al ribasso le sue previsioni di vendita di autocarri pesanti negli Stati Uniti per il 2025, riducendole da 25.000 unità a 275.000. Nessun cambiamento per l’Europa e la Cina.

Risultati di bilancio del primo trimestre

In particolare i dati di bilancio segnalano che l’utile netto è sceso a 9,98 miliardi di corone nel primo trimestre (914 milioni di euro), contro i 14,1 miliardi (1,3 miliardi di euro) dello stesso periodo dello scorso anno, un risultato complessivamente in linea con le stime degli analisti.

Il risultato operativo è sceso del 27% a 13,2 miliardi di corone (1,2 miliardi di euro). Il margine operativo è passato dal 13,8% al 10,9%.

Andamento di fatturato, consegne e ordini

Anche il fatturato netto è diminuito del 7%, al netto degli effetti valutari, attestandosi a 121,8 miliardi di corone. Le consegne di autocarri sono diminuite del 12% nel trimestre.

Bene invece il numero di ordini che è aumentato del 13% nel trimestre, raggiungendo i 55.227 autocarri.