• 12 Marzo 2025 17:20

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Volkswagen fa marcia indietro sui touch, ritorno ai pulsanti fisici

Mar 12, 2025

Dopo anni in cui i controlli touch hanno dominato le plance, spesso suscitando più frustrazione che apprezzamento tra consumatori e addetti ai lavori, oggi assistiamo a un autentico passo indietro. Case automobilistiche di primo piano, come Volkswagen, che avevano abbracciato con entusiasmo le interfacce tattili, stanno ora riconoscendo l’errore strategico di un approccio “tutto touch“. Dunque, ben tornati pulsanti fisici.

Volkswagen ha ammesso l’errore

Volkswagen ammette l’errore e annuncia il ritorno ai comandi fisici. Andreas Mindt, responsabile del design del colosso di Wolfsburg, ha dichiarato apertamente che l’eccessivo ricorso ai touchscreen è stato un passo falso che non verrà ripetuto. La Casa teutonica ha dichiarato il proprio ritorno ai controlli fisici per le cinque funzioni principali: volume, climatizzazione bilaterale, ventilazione e luci di emergenza. Questa scelta inizierà con la nuova ID.2, la compatta elettrica in arrivo, e sarà estesa a tutti i futuri modelli del marchio. Anche i comandi al volante, attualmente touch e spesso causa di attivazioni involontarie, torneranno alla tradizionale configurazione con pulsanti fisici, offrendo quel feedback tattile tanto desiderato dai conducenti.

Una scelta pensata anche per la sicurezza

Il ripensamento sull’interfaccia utente non è motivato unicamente dal desiderio di migliorare l’esperienza di guida. Matthew Avery, direttore dello sviluppo strategico dell’Euro NCAP, ha messo in luce una correlazione preoccupante tra l’aumento degli incidenti stradali e la distrazione causata dalle interfacce digitali. In risposta a queste preoccupazioni per la sicurezza, l’Euro NCAP ha stabilito che a partire dal 2026, le auto dovranno obbligatoriamente essere dotate di controlli fisici per funzioni essenziali come clacson, tergicristalli, indicatori di direzione, hazard e chiamata d’emergenza per poter ottenere il massimo punteggio nei test di sicurezza. Questa normativa rappresenta un forte incentivo per i costruttori a riconsiderare il design delle loro plance.

Una moda passeggera

Ma perché si è arrivati a questa “psicosi da touchscreen“? La spinta verso le interfacce digitali è stata originariamente motivata da ragioni economiche e di marketing. Integrare tutte le funzioni in un unico schermo si è rivelato più conveniente rispetto all’installazione di numerosi interruttori fisici. Inoltre, gli ampi display hanno esercitato un notevole “effetto wow” nei saloni di vendita, catturando l’attenzione dei potenziali acquirenti. Tesla, con la sua Model S e il suo imponente schermo centrale, è stata indubbiamente la pioniera di questa tendenza, rendendo improvvisamente obsolete le plance tradizionali. Questa tendenza ha raggiunto il suo culmine con la Model 3, dove persino comandi basilari come indicatori di direzione e tergicristalli sono stati integrati in menu digitali.

Anche altri costruttori hanno pensato al retrofront

Tuttavia, il ripensamento non riguarda solo Volkswagen. Anche Mercedes-Benz, un altro marchio che ha investito considerevolmente in schermi e superfici touch, sta riconsiderando le proprie strategie. Gorden Wagener, Chief Design Officer di Mercedes-Benz, ha ammesso pubblicamente che l’equazione “più schermi = più lusso” non è necessariamente valida, suggerendo un ritorno a soluzioni più tradizionali anche per il brand tedesco. Un segnale di questo cambiamento si può già osservare nel model year 2024 della Volkswagen ID.4, che presenta comandi aptici sotto lo schermo finalmente retroilluminati, un timido passo verso una maggiore usabilità.

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