Riscontri unanimemente positivi per partner e clienti di 3CX all’annuncio di una nuova versione basata su Linux. Del tutto uguale a quella Windows in termini di funzionalità (con gli ultimi aggiornamenti promessi entro la fine dell’anno), la distribuzione open source porta immediati vantaggi economici, come ci spiega Loris Saretta, sales manager Italy e Malta: «Soprattutto sul cloud i risparmi sono notevoli, perché non è più necessario acquistare la licenza Windows. I prezzi del cloud, poi diventano irrisori. Su Google Cloud l’hosting di una macchina Linux costa 4 dollari al mese».
Clienti e partner, aggiunge sempre il manager italiano, apprezzano anche la possibilità di usare quello che una volta si chiamava multi-tennant sul virtual box di linux.
Marcello Levi, IT & Support Team leader di 3CX, è anche convinto che la nuova versione aprirà loro le porte a nuovi segmenti di mercato: «Finora il Voip Linux era dominato da Asterisk. Oggi possiamo fornire una soluzione pensata per le imprese a tutte quelle realtà per le quali Windows è bandito, come le università».
Fiducioso, anche perché il centralino Voip continua a crescere, ma prudente, Saretta afferma: «L’interesse è alto, ma adesso stiamo seminando e i risultati li potremo valutare il prossimo anno». Intanto è già possibile effettuare una prova con una versione gratuita di 3CX, che comprende una licenza valida per 8 chiamate contemporanee, 5 partecipanti in web conference e un unico SIP Trunk.
Un punto di forza, sostiene il manager, è che stanno creando una sorta di standard, in modo che si possa fornire anche un supporto tecnico. A differenza di quanto accade tipicamente con soluzioni open source, il cui supporto è relegato a forum e community, con tempi e modi di risposta incerti. Chiaramente un supporto professionale erogato da 3CX che va pagato.
Non è l’unica novità che bolle in pentola. Sempre entro fine anno, è atteso un nuovo client per Android e iOS dove si migliora la user experience. In particolare sugli iPhone viene migliorata la risposta a una chiamata proveniente dal centralino. Non sarà più necessario aprire l’app per poi poter per rispondere, ma una notifica push permetterà di accedere direttamente alla comunicazione con uno “swipe”.
Saretta evidenzia: «Lavoriamo per avere sempre cose nuove. Anche nella videoconferenza, dove utilizziamo WebRtc, abbiamo previsto una user experience avanzata, con un un link unico per entrare nella videoconferenza o un webinar, il cui amministratore potrà poi condividere contenuti vari o anche il desktop con gli altri partecipanti, cui, all’occorrenza passare il “comando. Una funzione comoda anche per fornire il supporto tecnico».
Con il service pack 3 della versione 15 di 3CX, in arrivo ulteriori aggiornamenti. Per esempio per quanto riguarda l’integrazione con i Crm: sarà possibile effettuarla tramite script con le principali soluzioni del mercato, come Microsoft Dynamics, SalesForce, SaleJunction, ZenCRM e tanti altri, senza dover installare alcunché sul client, evidenzia il manager. Su queste non si potrà avere assistenza, al contrario delle integrazioni effettuate direttamente da 3CX, per installazioni medie o grandi. A proposito di Crm, con il service pack 3 migliorato viene reso più personalizzabile lo strumento click to call: se prima rimandava a un singolo numero, domani potrà consentire di indirizzare più reparti, per inoltrare con maggior precisione le richieste dal Web. Viene anche introdotto un tracciamento per eventualmente richiamare il cliente.