• 22 Dicembre 2024 14:24

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Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

Ott 21, 2017

MILANO – L’esercito dei Vip (o presunti tali) riciclati in vigna si scontra con la dura legge del lavoro agricolo: fare profitti con il vino non è semplice. Anzi. Da Andrea Pirlo a Sergio Cragnotti, dai big della moda come Roberto Cavalli,Renzo Rosso e Ferragamo fino al povero – enologicamente parlando Sting – la realtà è amara per tutti: di rosso, in cantina, non c’è solo il prodotto finale ma pure il colore dei conti. E a far soldi è soltanto chi ha il bernoccolo degli affari, almeno i suoi.

Un esempio? Il re della redditività tra i “parvenu” della botte è Gianni Zonin. I risparmi di chi aveva investito nella Popolare Vicenza, la banche che lui ha guidato fino al crac, sono andati in fumo. I suoi invece, grazie al “Piano B” nel vino, continuano a crescere: la Zonin1821, intestata strategicamente ai figli per sfuggire a cause e richieste danni, ha chiuso il 2016 con 5 milioni di utile. Obiettivo (il profitto) centrato per qualche spicciolo anche dai neo-produttori Bruno Vespa e Jarno Trulli, l’ex-pilota di Formula 1. Ecco com’è andata la vendemmia contabile 2016 (tutti i dati sono in milioni) dei “vignaioli” da copertina, una lista dove gli assenti di lusso sono Massimo D’Alema e Albano, le cui società – che non sono spa o srl – non sono tenute a presentare bilanci.

GIANNI ZONIN

Zonin 1821

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 183 192
Utili 0,9 5,1

(dati in mililoni di euro)

L’impero enologico della famiglia dell’ex numero uno della Popolare Vicenza vale quasi 200 milioni di fatturato, gestisce oltre 2mila ettari di vigneti ed esporta in oltre 100 paesi. In bilancio ci sono 129 milioni di debiti lordi (di cui 69 con banche) ma gli affari vanno a gonfie vele e il gruppo è in continua espansione. L’attività è iniziata negli anni ’70 da Ca’ Bolani in Friuli, poi è cresciuta in Piemonte, Lombardia, Sicilia e Puglia fino allo sbarco negli Usa con la tentua di Barboursville in Virginia. Ora stanno per entrare nelle cantine venete 2mila ettari in più grazie a un accordo con un gruppo cileno.

RENZO ROSSO

Diesel Farm

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 0,51 0,47
Perdite -0,46 -1

Renzo Rosso non è solo moda. Anzi. Lo stilista è figlio di contadini e la campagna gli è sempre rimasta nel cuore. La sua Diesel Farm è per ora una splendida start-up, nel senso che i lavori per trasformarla in una macchina da soldi come i suoi abiti sono solo agli inizi. E i profitti, forse non sono nemmeno l’obiettivo finale. I suoi terreni si estendono per 100 ettari nella zona di Marostica, tutti coltivati a biologico, con vigneti di merlot, cabernet sauvignon, chardonnay e pinot nero per 6 ettari esposti a sud. Le etichette di casa sono il Nero di Rosso, il Rosso di Rosso e il Bianco di Rosso. Nella tenuta – che incassa 26mila euro l’anno affittando un pezzo di terreno alla Tim – si coltivano pure olivi e ortaggi.

BRUNO VESPA

Futura 14

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 0,58 1,1
Perdite/Utili -0,2 0,69

Il conduttore di Porta a Porta ha scommesso sul vino un paio di anni fa acquistando la Masseria Li Reni a Manduria – un ex-convento di suore del ‘500 – per 800mila euro. I vecchi vigneti di primitivo e aglianico sono stati rivitalizzati, nei 34 ettari della tenuta sono stati avviati nuovi impianti (con tanto di 20mila euro di contributi tra ristrutturazioni e riconversioni). E il portafoglio di etichette di casa ha varcato i patri confini per partire alla conquista dei mercati internazionale: il 60% delle vendite è oggi in Italia. Ma i vini del giornalista-artista sono sbarcati pure in Germania (13%), Gran Bretagna (9%), Usa (6%) a Bangkok dove nel 2016 sono state piazzate bottiglie per un totale di 4mila euro e hanno esordito persino sulla tavola di Buckingham Palace.

STING

Tenuta il Palagio

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 0,75 1
Perdite -1,5 -1,4

I soldi per l’ex-leader dei Police, evidentemente, non sono un problema. La sua Tenuta il Palagio, un antichissimo palazzo sulle colline vicine a Figline Valdarno, perde più soldi di quanti ne incassi. Ma i lavori vanno avanti sui cento ettari di terreno, Sting e la moglie Trudie – con i sei figli – l’hanno appena usata per festeggiare i 35 anni di matrimonio e producono felicemente vino (tra cui il bianco “message in a bottle”), olio e miele. I risultati sono buoni, visto che le etichette del cantante sono arrivate tra le 100 migliori d’Italia e per fra quadrare i conti il Palazzo padronale è qualche volta prenotato per feste private. La passione per il vino è contagiosa, se è vero che Sting ha messo gli occhi ora sul Friuli dove sta valutando se comprare una nuova tenuta.

JARNO TRULLI

Podere Castorani

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 3,2 1,8
Utili 0,08 0,01

L’ex pilota di Formula 1 ha realizzato con successo il suo Piano B enologico sulle colline abruzzesi, nei trenta ettari della Tenuta Castorani. Il suo catalogo (in attivo) comprende Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo e Pecorino. Più un’etichetta dedicata tempo fa a Rocco Siffredi, che l’ha spesso aiutato a promuovere i prodotti della cantina. Le vigne hanno tutte più di trent’anni e sono coltivate solo con fertilizzanti naturali.

ANDREA PIRLO

Pratum Coller

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 0,06 0,06
Perdite -0,1 -0,12

L’ex-numero 10 della Nazionale azzurra di calcio ha acquistato nel 2007 la tenuta in provincia di Brescia, di fianco alla casa dove è nato e cresciuto il padre. Lui e la famiglia hanno poi ripristinato gli antichi vigneti, che regalano un ottimo Lugana, un rosato e un paio di rossi con vitigni di Marzemino, Cabernet Sauvignon, Merlot, Barbera e Sangiovese. Per Pirlo la scelta di buttarsi nel mondo del vino è un affare di famiglia, visto che anche il nonno era produttore. Ora, dopo l’abbandono del calcio, avrà più tempo per dedicarsi all’azienda che oggi produce circa 25mila bottiglie.

SERGIO CRAGNOTTI

Corte alla Flora

Sergio Cragnotti

Sergio Cragnotti

2015 2016
Ricavi 1,1 1,08
Perdite -0,32 -0,75

La tenuta dell’ex-patron della Lazio è gestita (causa problemi giudiziari del padre) dai figli e controllata attraverso un trust in Scozia. Le terre argillose nella zona di Montepulciano hanno come un simbolo uno scudetto, quello conquistato dai suoi biancazzurri. Corte alla Flora era inizialmente una zona di produzione di kiwi. Quando è stata rilevata dall’ex-numero uno della Cirio era solamente il suo buen ritiro “dove venire per scaricare la tensione”, come diceva lui. Con filari destinati a essere nominati ognuno con il nome dei campioni degli aquilotti. Poi è arrivato il crac dei pelati e dopo la gestione commissariale questo per i Cragnotti è il vero business (non proprio solidissimo a giudicare dai conti) di famiglia.


FAMIGLIA FERRAGAMO

Il Borro

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 5 5,7
Perdite -2,4 -2,3

I conti della tenuta della famiglia toscana della moda – 700 ettari tra Siena, Firenze e Cortona – non sono brillantissimi, ma il motivo sono i maxi-investimenti stanziati per lanciare le attività di agriturismo attorno ai vigneti, trasformando il fondo in un resort di lusso. Oggi hotel, ristorazione e vino viaggiano a braccetto e dopo la fusione di tutte le attività l’intenzione dei Ferragamo è di crescere ancora, come dimostrano le trattative per rilevare un’azienda adiacente. I 45 ettari coltivati biologicamente producono 6 vini con 160mila bottiglie l’anno. A fianco della cantina è nato un orto con i suoi marchi e i suoi prodotti e le strutture che ospitano fino a 200 posti letto. Il vino evidentemente funziona, visto che in America è già nata (per essere chiusa subito dalle forze dell’ordine) un’etichetta che replicava il marchio dei Ferragamo.

ROBERTO CAVALLI

Tenuta degli dei

Vino & affari, Zonin fa il pieno di profitti. In rosso Pirlo, Sting, Cragnotti e Cavalli

2015 2016
Ricavi 1 0,75
Perdite -0,28 -0,32

La tenuta di Greve in Chianti è stata acquistata da Roberto Cavalli negli anni ’70 per coltivare principalmente la passione per gli equini e perdersi nei 70 ettari di bosco in lunghe passeggiate in sella assieme al figlio Tommaso. La valorizzazione dei

5 ettari di vigneto nella valle della Conca d’oro è arrivata nel 2000 quando l’erede ha preso in mano la gestione delle cantina. Il figlio lavora i campi, papà disegna le etichette e insieme gestiscono le scuderie dove ci sono grandi trotter pluripremiati da gara e da riproduzione.

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