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Viminale, nuovi controlli: allerta criminalità comune e mafiosa

Mag 20, 2020

circolare

Circolare ai prefetti sulla riapertura: forze di polizia destinate al rispetto delle norme sanitarie e al contrasto all’illegalità in ripresa

di Marco Ludovico

Lamorgese: “Rischio di gravi tensioni, presidiare la legalità”

Circolare ai prefetti sulla riapertura: forze di polizia destinate al rispetto delle norme sanitarie e al contrasto all’illegalità in ripresa

20 maggio 2020


2′ di lettura

Nel rientro più o meno graduale alle attività quotidiane è incluso il ritorno dei reati. Quelli comuni, innanzitutto, quasi azzerati dal lockdown. Ma non solo. Così il ministero dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese, ha messo in allerta i prefetti. Restano a tutti gli effetti al centro dell’azione di coordinamento della ripresa sul territorio. Ma devono riorganizzare azioni e forze di intervento. La pubblica sicurezza torna obiettivo strategico. Con insidie vecchie e nuove.

Necessaria «attenzione crescente» ai crimini

La nuova circolare, firmata dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi, è esplicita: «Il mutato contesto esige di dedicare una crescente attenzione alla possibile ricomparsa di forme di delittuosità comune e di criminalità diffusa, con la conseguente necessità di garantire adeguati livelli di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica».

I prefetti convocheranno i comitati provinciali dell’ordine e sicurezza pubblica, da loro presieduti, dove siedono i vertici locali delle forze dell’ordine, per «procedere all’aggiornamento dei piani coordinati di controllo del territorio».

Cambiano i controlli stradali

Finita la fase dell’autocertificazione con il venir meno delle restrizioni sugli spostamenti all’interno della regione e, dopo il 2 giugno, anche fra le regioni, l’azione delle forze dell’ordine è mirata alle verifiche sul rispetto delle misure sanitarie sui luoghi di lavoro insieme ai Vigili del Fuoco e l’Ispettorato nazionale del lavoro.

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C’è già in atto, poi, un « incremento dei flussi di traffico stradale». E ogni prefetto e questore deve fare i conti con il tema dell’assembramento nei luoghi pubblici a partire da i parchi: il Viminale sollecita «un rigoroso rispetto» di questo divieto. Non sarà facile per niente.

Il risveglio dei delinquenti comuni e organizzati

I comunicati stampa degli uffici territoriali delle forze dell’ordine hanno ricominciato da qualche giorn0 a registrare scippi, rapine e attività malavitose di vario genere. In un crescendo preoccupante. Ma sullo sfondo l’insidia più potente e temuta è l’azione della piovra mafiosa sull’economia allo stremo.

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