Il 2022 è iniziato con un’impennata dei costi dell’energia e della benzina, oltre che con lo scoppio di una terribile guerra – quella tra Russia e Ucraina – poco distante da noi. Il carburante è salito alle stelle e le bollette anche, le tasche degli italiani sono vuote a causa di questi continui rincari. La situazione è preoccupante.
È arrivato il momento delle tanto attese vacanze estive, sono molti i cittadini che hanno deciso di partire con la loro auto. E se prima affrontare un viaggio in macchina per raggiungere la meta delle vacanze era fattibile per tutti, oggi purtroppo la spesa è salita, secondo quanto dichiarato da Altroconsumo (associazione di consumatori e utenti che ha come obiettivo l’informazione e la tutela dei consumatori) del 37% rispetto al 2021 e addirittura quasi del 60% rispetto al 2020.
È davvero assurdo e insostenibile. Questo, tra l’altro, al momento è causato solo dall’aumento dei prezzi di benzina e diesel alla pompa, ma purtroppo attendiamo anche un rincaro dei costi del pedaggio autostradale, come il Presidente di Autostrade per l’Italia ha già dichiarato da alcune settimane.
I costi della benzina
L’impennata dei prezzi di benzina e diesel nel 2022 non ha precedenti, abbiamo raggiunto una soglia insostenibile per la maggior parte dei lavoratori italiani. Pensiamo ai costi del 2021, solo un anno fa pagavamo 1,62 euro al litro. Oggi invece siamo costretti a sborsare più di due euro. Non va meglio per il diesel, salito alle stelle anch’esso, a prezzi mai visti prima.
Il Governo, come sappiamo, ha introdotto – e oggi anche prorogato – il famoso taglio delle accise, una misura volta a contenere i costi del carburante in Italia. E comunque non basta, nonostante una riduzione di circa 30 centesimi al litro, i prezzi infatti superano ancora i 2 euro nella maggior parte dei casi.
Vacanze in auto: i costi di alcune tratte italiane nel 2022
Altroconsumo ha stilato delle tabelle in cui ha conteggiato i costi di alcune delle più note e trafficate tratte autostradali durante l’estate. Partenza da Roma, Napoli, Milano, Firenze e Torino e arrivo in alcune delle località più amate. Dopo aver fatto i conti della cifra pagata, è stato fatto il paragone con quanto costavano le stesse tratte nel 2021 e nel 2020, per calcolare il rincaro.
Sono stati tenuti in considerazione i costi del pedaggio autostradale, che al momento sembrano essere rimasti invariati negli ultimi due anni, e del carburante, stabilendo un consumo in litri medio, sia di benzina sia di gasolio, in base alla distanza da percorrere in macchina. Applicando poi quello che è il costo del carburante – usando i dati ufficiali della media italiana, forniti dal Ministero – oggi, nel 2021 e nel 2020, l’associazione è riuscita a ricostruire il quadro dei costi di ogni singola tratta per un automobilista medio oggi e negli ultimi due anni.
Quanto costa viaggiare con un’auto a benzina
Tutti coloro che hanno deciso di viaggiare e raggiungere la meta delle vacanze estive con la macchina a benzina nel 2022 spenderanno il 27,7% in più rispetto all’anno scorso e addirittura il 48,2% in più rispetto al 2020. Chi da Milano raggiungerà Rimini (666 chilometri, andata e ritorno), per esempio, affronterà una spesa di circa 45 euro di pedaggio autostradale e 97 euro di benzina, contro i 76 euro di carburante spesi nel 2021 e i 66 spesi nel 2020 (al momento l’autostrada resta invariata). Un altro esempio per chi partirà dal sud? Da Napoli ad Alassio (1.549 chilometri andata e ritorno) l’autostrada costa 133 euro circa e la benzina 231 euro, +50 euro rispetto al 2021 e +75 euro rispetto al 2020.
Quanto costa viaggiare con una vettura diesel
Non se la passa meglio chi ha comprato un’auto diesel pensando di risparmiare, purtroppo quest’anno la situazione è cambiata. E anzi, possiamo anche dire addirittura che le cose vanno peggio, per certi versi, proprio per chi ha una macchina a gasolio. Se infatti fino a un anno fa chi aveva l’auto diesel risparmiava sui costi del carburante, oggi no, o almeno, non così tanto. Il rincaro è pari addirittura pari al 58,2% rispetto al 2020, e al 36,9% rispetto allo scorso anno, percentuali più alte rispetto a chi ha la macchina alimentata a benzina.
Vediamo anche qui alcuni esempi da differenti città: iniziamo col centro Italia, chi partirà da Roma per raggiungere la nota e celebre località turistica di Gallipoli, in Puglia, percorrendo in tutto (andata e ritorno) 1.228 chilometri, spenderà 48 euro circa di pedaggio autostradale e 150 euro di gasolio. Considerando che nel 2021 ne spendeva 109 e nel 2020 invece 95, il rincaro è pari rispettivamente a 40 e 55 euro, un salasso per le famiglie italiane.
Per chi da Firenze raggiungerà Senigallia (608 chilometri andata e ritorno) invece la spesa dell’autostrada, rimasta invariata, sarà di 45 euro circa, con 74 euro di carburante (+24 euro rispetto al 2021 e +32 euro sul 2020). E infine i torinesi che si recheranno a Lignano Sabbiadoro con la loro auto diesel, percorrendo in tutto 982 chilometri (andata e ritorno), dovranno affrontare una spesa di 86 euro circa di autostrada e 120 euro di carburante, con un rincaro pari a 32 euro sul 2021 e 44 euro rispetto al primo anno di pandemia.
Aumentano anche i costi dell’autostrada?
Come abbiamo visto un paio di settimane fa, l’ad di Autostrade per l’Italia ha confermato: si rimette mano alle tariffe dei pedaggi dopo 4 anni di stop. Pare che comunque gli aumenti saranno lievi, niente di preoccupante. Ma non ci resta che attendere anche questi cambiamenti e rincari. Il malcontento delle famiglie in relazione a questa notizia è chiaro, e si somma alla già difficile situazione dei prezzi della benzina e del diesel, arrivati alle stelle nonostante la proroga del taglio delle accise, come già ripetuto in svariate occasioni. Anche andare a fare la spesa senza badare alle offerte sembra diventato un lusso per pochi. Una stangata dietro l’altra per le tasche degli italiani, che sono stremati da questa situazione.
In ogni caso, tornando appunto alla questione dei prezzi del pedaggio autostradale, come l’ANSA ha riportato, è stato proprio l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia ad anticipare che presto assisteremo a un aumento generalizzato delle tariffe nel nostro Paese, su tutta la rete. L’ad Tomasi ha accennato che il rincaro potrebbe essere pari all’1,5% circa dei prezzi odierni. “Ne stiamo discutendo in Ministero. Ricordo che le nostre tariffe sono ferme dal 2018”, ci tiene a sottolineare. Gli italiani sono molto rammaricati, gli aumenti arrivano proprio per il periodo estivo, quando tutti partiremo per le vacanze.
Il caro benzina sta svuotando le tasche delle famiglie italiane
Mettendo un attimo da parte il momento e la voglia di partire per le vacanze, l’aumento delle tariffe del carburante in Italia è comunque un problema generale, che deve assolutamente essere risolto. Ormai da mesi fare il pieno all’auto è diventato un salasso per tutti, e il taglio delle accise, deciso e prorogato dal Governo, non basta più da settimane ormai.
Se continuiamo di questo passo, ci ritroveremo ad agosto, in pieno esodo estivo, a dover pagare 2,20 euro al litro. L’unica soluzione per contenere i prezzi del carburante sarebbe l’azzeramento temporaneo dell’Iva, come propongono ormai da tempo associazioni e esperti del settore.