Sar inoltrata ufficialmente luned al Governo la lettera dei presidenti di Emilia Romagna, Toscana e Umbria con la richiesta di emergenza nazionale dopo che ciascuno di loro ha dichiarato lo stato di crisi regionale nei singoli territori di appartenenza. Lo ha detto l’assessore regionale della Toscana Vincenzo Ceccarelli dopo un faccia a faccia con un gruppo di imprenditori a Sansepolcro (Arezzo) incontrati a palazzo comunale.
L’emergenza iniziata a met gennaio, quando il gip ha disposto il sequestro e la chiusura del viadotto Puleto dell’E45, nei pressi di Valsavignone, in provincia di Arezzo, al confine fra Toscana e Romagna. Il provvedimento stato richiesto dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi nell’ambito dell’inchiesta sul cedimento di una piazzola della stessa E45 avvenuto l’11 febbraio scorso: secondo una commissione di tecnici incaricata dal pm, il viadotto sarebbe a rischio collasso. Il sequestro stato notificato stamani dai Cc ed stato subito eseguito.
La totale assenza di vie di comunicazione alternative praticabili ha causato da subito ingentissimi danni necessario – ha detto Ceccarelli parlando a operatori che hanno vista interrotta la loro attivit dopo la chiusura della E45 – creare le condizioni per arrivare ad un parziale dissequestro.
All’incontro erano presenti anche i sindaci di Sansepolcro, Mauro Cornioli, e Pieve Santo Stefano, Albano Bragagni. Le attivit economiche sono probabilmente quelle pi colpite dalla chiusura – ha detto l’assessore – quelle pi in difficolt. Ho parlato con loro, mi hanno illustrati i problemi che stanno attraversando ed ho illustrato loro gli strumenti a disposizione per far fronte a questa situazione.
L’augurio – ha concluso Ceccarelli – che nel pi breve tempo possibile si possano creare le condizioni per il dissequestro del tratto della E45 e per la riapertura al traffico, ovviamente con la massima sicurezza e sulla base delle
disposizioni che saranno emanate dalle autorit competenti.
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