• 20 Novembre 2024 14:41

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Via Montenapoleone supera la 5th Avenue di New York. Ora è la via più cara al mondo

Nov 20, 2024

AGI – Via Montenapoleone a Milano diventa per la prima volta la via commerciale del lusso più costosa al mondo, con canoni prime di 20.000 euro al mq all’anno. È quanto emerge dal report ‘Main Streets Across the World’ realizzato da Cushman & Wakefield, arrivato alla sua 34esima edizione. È anche la prima volta che una città europea sale sul gradino più alto del podio nella graduatoria globale.

Il report monitora 138 location retail urbane nel mondo, prevalentemente del lusso, sulla base del valore dei canoni prime. Via Montenapoleone ha scalato costantemente la classifica negli ultimi anni, raggiungendo per la prima volta il secondo posto nel 2023. Negli ultimi 12 mesi i canoni sono aumentati dell’11% (+30% negli ultimi due anni), raggiungendo i 20.000 euro al mq all’anno, poco superiori ai 19.537 euro mq/anno della Upper 5th Avenue a New York, stabile da due anni. Oltre alla continua forte domanda dei retailer in un contesto di offerta limitata, Via Montenapoleone ha anche beneficiato dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense.

New Bond Street, a Londra, si riprende il terzo posto mondiale (17.210 euro mq/anno) superando Tsim Sha Tsui (15.697 euro mq/anno), la principale via dello shopping di Hong Kong. Con una crescita annuale del 10%, l’Avenue des Champs èlysées di Parigi ha mantenuto il quinto posto, anche se il distretto di Ginza a Tokyo ha ridotto il divario con un aumento del 25% su base annua.

 

 

Nella classifica europea, che comprende più di una strada per Paese, Via Condotti e Piazza di Spagna a Roma si sono piazzate al terzo e al decimo posto confermando l’importanza dell’Italia nel mondo del retail in Europa: sono tre le strade italiane a risultare nella top 10 della graduatoria. La tensione competitiva tra una domanda forte e un’offerta scarsa si è riflessa in una crescita anno su anno dei canoni di locazione nel 57% (79) delle 138 location monitorate. In particolare si è registrata una crescita media a livello globale del 4,4% dei canoni.

La regione delle Americhe è stata la più performante con un aumento dell’8,5%, trainata dalla crescita degli affitti di quasi l’11% negli Stati Uniti – più del doppio rispetto al 5,2% registrato lo scorso anno – seguita da Europa e Asia Pacifico rispettivamente con il 3,5% e il 3,1%.

“Milano è diventata sicuramente un brand globale sinonimo del lusso, ma non dimentichiamo che via Montenapoleone è un unicum e che nella stessa via ci sono una varietà di valori locativi, a seconda delle caratteristiche commerciali del negozio. Sul posizionamento attuale ha pesato certamente l’apertura di nuovi negozi nell’area più ambita del quadrilatero, tra via Verri e via Sant’Andrea ma anche la dimensione della strada: è concentrata in uno spazio molto ridotto, a differenza di altre città come Londra, Parigi e New York, e nell’ultimo anno è diventato il Place To Be per i brand del lusso”, ha commentato Thomas Casolo, Responsabile per il settore Retail Italia and Co Head Luxury di Cushman&Wakefield.

Per Joachim Sandberg, amministratore delegato di Cushman&Wakefield Italia, “Milano è ormai dall’Expo 2015 che si sta posizionando tra le capitali europee più importanti, capace di attrarre nuovi investimenti, nuovi turisti, nuovi residenti. Nel settore del lusso, che in Italia rappresenta una filiera importante in termini di indotto e fatturato, ormai si è guadagnata un primato indiscutibile, dimostrato anche da questo risultato. Tuttavia, per mantenere questa attrattività nel lungo periodo, Milano deve trasformare questo primato in un valore tangibile per l’intera comunità, generando benefici e valore aggiunto per tutti gli stakeholder coinvolti”. 

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