AGI – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Recovery, un testo di 68 articoli contenente le norme sulla governance del Pnrr e sulle semplificazioni, dall’accelerazione delle procedure di Via al trattamento dei rifiuti. Nel testo finale sono state riviste le regole sul subappalto con una nuova soglia innalzata al 50% fino al 31 ottobre 2021. Dal primo di novembre la percentuale viene eliminata, ma si prevedono tutele rafforzate. In particolare sono previste dettagliate garanzie a favore dei lavoratori e della loro sicurezza.
Il tetto per i subappalti
La legge fissa il tetto per i subappalti al 40% ma si è deciso di farlo diventare modulare per tenere insieme le richieste dei sindacati e la volontà di Palazzo Chigi di superare i limiti normativi, come richiesto dall’Ue, preservando la massima tutela del lavoro e della legalità. Il Consiglio dei ministri, poco prima delle otto di sera, ha dato via libera al testo che contiene le norme di semplificazione per i lavori in ottica dell’utilizzo dei 248 miliardi di Recovery plan italiano e la cabina di regia per lo stesso Pnrr.
Divieto di affidamento a “terzi”
Il decreto vieta l’affidamento “a terzi” della “integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto” e “la prevalente esecuzione dei contratti ad alta intensità di manodopera”. Al subappaltatore si impongono “gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto” e ai lavoratori il riconoscimento di un “trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale”. Nel caso in cui le due imprese svolgano la stessa attività si arriva a dire che deve essere applicato il medesimo Ccnl.
Donne e giovani
Sarà “requisito necessario” per le aziende che partecipino alle gare del Recovery plan l’obbligo di assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne. Lo hanno precisato fonti dem del governo. Inoltre nnon si pagherà più il bollo per chiedere certificati digitali come stato di famiglia, certificato di nascita e di residenza.
Niente Superbonus per gli alberghi
E’ saltata l’estensione del Superbonus agli alberghi mentre sarà possibile per case di cura, ospedali, poliambulatori, collegi, ospizi e caserme.