• 23 Dicembre 2024 7:20

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Via libera al Dl fiscale. Dalle rate Irpef al concordato bis e al Bonus Natale, ecco le novità

Dic 5, 2024

AGI – La Camera ha approvato in via definitiva il Dl Fiscale – con 151 sì, 111 no e 4 astensioni – su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Tra le novità più importanti la conferma della rateizzazione del secondo acconto Irpef per le partite Iva. Un emendamento del governo ha recepito inoltre il Dl approvato in Cdm nelle scorse settimane per la riapertura fino al 12 dicembre del termine per il concordato preventivo biennale. Raddoppia la platea che potrà usufruire del cosiddetto Bonus Natale, una tantum da 100 euro riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro. Via libera anche al payback sanitario farmaceutico, con l’obiettivo di un riequilibrio tra le Regioni.

E ad una modifica al 2 x mille che rivede al rialzo l’erogazione in favore dei partiti politici. Il Dl fiscale prevede anche fondi per il programma RFI, per il servizio civile universale, il rifinanziamento di Ape sociale 2024 e uno stanziamento di 4 milioni in favore di Roma Capitale per il Giubileo. Il testo è propedeutico alla legge di bilancio, di cui anticipa alcune misure in materia di imposte. Durante il passaggio in Commissione in Senato si è registrata una divergenza in maggioranza che ha portato alla bocciatura di un emendamento della Lega per la proroga nel 2025 della riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro – misura contenuta nella scorsa manovra – con Forza Italia che ha votato assieme alle opposizioni. Il testo del Dl Fiscale è stato approvato a ottobre dal Cdm assieme alla manovra. Ma nel corso dell’iter parlamentare sono subentrate diverse aggiunte che lo hanno reso simile a un provvedimento omnibus. Di seguito nel dettaglio i punti principali del provvedimento.

 

Rateizzazione del secondo acconto Irpef

Anche per quest’anno – prevede un emendamento presentato dalla Lega e riformulato dal governo – i titolari di partita Iva potranno versare il secondo acconto Irpef posticipato a gennaio 2025 oppure a in cinque rate a partire dallo stesso mese. Per il solo periodo di imposta 2024, i contribuenti titolari di partita Iva, che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170mila euro, effettuano il pagamento del secondo acconto Irpef, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi Inail, “entro il 16 gennaio dell’anno successivo, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere da gennaio, aventi scadenza il 16 di ciascun mese”.

 

Riapertura del concordato

Per aderire al concordato preventivo biennale c’è tempo fino al 12 dicembre per i contribuenti che hanno attività d’impresa, arti o professioni che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 ottobre 2024 e, pur avendone i requisiti, non hanno aderito. Il governo vorrebbe usare le risorse del concordato per abbassare il secondo scaglione Irpef dal 35% al 33% per aiutare il ceto medio ma l’obiettivo non appare semplice. Con la prima tranche del concordato sono stati raccolti circa 1,3 miliardi, per un ritocco dell’aliquota servirebbero pero’ almeno 2,5 miliardi. In alternativa l’esecutivo starebbe pensando di posticipare la misura ad un successivo Dl da varare ad inizio del nuovo anno.

 

Bonus Natale

È stata ampliata la platea per il contributo da 100 euro erogato contestualmente alla tredicesima che spetta ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo nel 2024 non superiore a 28mila euro. Il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affidato. Il contributo viene riconosciuto anche al nucleo monogenitoriale in cui l’altro genitore è deceduto, non ha riconosciuto il figlio nato fuori del matrimonio o nel quale il figlio è stato adottato da un solo genitore. Per ottenere il bonus i lavoratori devono presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro, dichiarando di soddisfare i requisiti e indicando i codici fiscali dei familiari a carico. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, erogherà il bonus e potrà recuperare l’importo tramite credito d’imposta.

 

Ritocchi al 2 x 1000

Dopo le perplessità fatte filtrare dal Quirinale, non è stata approvata la riformulazione del governo dell’emendamento che proponeva una riforma del meccanismo di finanziamento dei partiti politici. Passa invece l’emendamento, presentato dal Pd e da Avs, che aumenta di 3 milioni di euro per il 2024 la dote da distribuire ai partiti politici, sulla base delle scelte del 2×1000 dell’Irpef dei contribuenti, con una crescita da 25 a 28 milioni di euro.

 

Payback sanitario

Viene modificato il riparto del payback farmaceutico, venendo incontro alle richieste delle Regioni. L’Aifa determinerà, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento, la quota del ripiano attribuita ad ogni azienda farmaceutica titolare di Aic, ripartita per ciascuna Regione al 50% secondo il criterio pro capite e al 50% variabile in proporzione ai rispettivi superamenti dei tetti di spesa. 

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