• 27 Settembre 2024 21:30

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Via Appia. Regina Viarum: si lavora per ricomprendere i tratti esclusi da sito Unesco

Set 27, 2024

AGI – “
Ieri al Ministero della Cultura, il Sottosegretario Gianmarco Mazzi ha incontrato sindaci e rappresentanze dei Comuni dei territori della Via Appia, attualmente non contemplati nel riconoscimento UNESCO attribuito alla “Via Appia. Regina Viarum” il 27 luglio scorso. Tra questi, anche alcuni Comuni dell’area metropolitana di Roma come Nemi, Lanuvio, Genzano, Velletri.

Frutto di un serrato confronto tra istituzioni a ogni livello, è stato formalizzato l’impegno del Ministero è quello di fare in modo che tutti i Comuni presenti nel dossier di candidatura del gennaio 2023 possano entrare a pieno titolo a far parte del riconoscimento della “Via Appia. Regina Viarum”. Lo dichiara Tiziana Biolghini, Consigliera di Roma Città Metropolitana delegata a Cultura, Pari Opportunità, Politica Sociale. 

 

“Il progetto promosso da Ministero della Cultura e finanziato da risorse PNRR, è entrato nella lista Unesco tra i siti Patrimonio mondiale dell’umanità, portando l’Italia a essere il primo paese al modo a raggiungere il record di 60 siti iscritti nella Lista del Patrimonio UNESCO. Una grande parte del tratto della Via Appia oggetto del progetto di riqualificazione e valorizzazione tocca i Comuni dell’Area metropolitana di Roma. Con l’esclusione di alcuni tratti del tracciato, tuttavia, alcuni Comuni sono risultati in prima battuta al di fuori del progetto. Il Ministero presenterà in via straordinaria una richiesta per fare in modo che vengano ricompresi tutti i tratti originariamente indicati nel dossier, che ha visto per mesi il lavoro congiunto di Ministero, Regioni, Città metropolitane, Province e Parchi archeologici lungo cui si sviluppa il tracciato, circa 900 km, della strada consolare. Faremo la nostra parte per sostenere la richiesta che il Ministero Cultura presenterà all’UNESCO, al fine di dare a tutti gli Enti coinvolti una risposta univoca, in modo che tutti i territori coinvolti possano beneficiare delle positive ricadute in termini di sviluppo urbano, paesaggistico e sociale che il riconoscimento del sito Patrimonio UNESCO porterà con sé”.

 

 

 

 

 

 

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