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Vertice Cts, gli esperti: “Inasprire le misure usando le regole delle zone rosse o arancioni”

Dic 15, 2020

debbano essere finalizzate ad interrompere quanto più possibile situazioni che mettano a rischio il rispetto del distanziamento interpersonale e l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale in ogni occasione in cui gli stessi siano prescritti.Il governo deve fare provvedimenti “finalizzati all’inasprimento delle misure” utilizzando le misure previste per le zone rosse e arancioni. È quanto raccomanda il Cts alla fine di una riunione fiume, nella quale le varie anime del Comitato tecnico scientifico hanno impiegato un po’ di tempo per arrivare a un documento condiviso.

Sono tre i punti fondamentali inviati, dopo l’introduzione in cui si spiega la situazione anche partendo da quanto detto nel monitoraggio della Cabina di regia. Il primo riguarda il potenziamento dei meccanismi di controllo per garantire le norme in vigore. I tecnici in premessa parlano di coinvolgimento “massivo” delle forze dell’ordine. Il secondo segnala che le misure devono evitare l’aggregazione incontrollata delle persone sia nei luoghi aperti al pubblico che a domicilio. Infine si dice che la zona gialla, nella quale saranno praticamente tutte le Regioni da sabato 20, non basta, visto che si chiedono misure più dure scelte tra quelle indicate dall’articolo 3 Dpcm del 3 dicembre scorso. Il senso è che devono essere adottate le previsioni pensate per le zone rosse oppure arancioni. I tempi deve deciderli ovviamente il governo.

Il Cts, scrivono gli esperti, “valuta con molta preoccupazione il riscontro di grandi aggregazioni tra persone osservate in diverse aree del Paese, soprattutto nei centri storici e nelle aree metropolitane, nonché la difficoltà di contenimento/prevenzione delle aggregazioni medesime”. Secondo gli i tecnici le misure di mitigazione devono interrompere le situazioni che mettono a rischio rispetto al “distanziamento interpersonale e all’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale in ogni occasione in cui gli stessi siano prescritti”. Poi vengono ricordati i risultati del monitoraggio della Cabina di regia, che da una parte accerta un miglioramento dei dati sulla circolazione del virus, dall’altro però sottolinea come in molte Regioni ci sia ancora una occupazione di letti di terapia intensiva e internistici sopra la soglia di guardia. E’ importante che l’epidemia continui a ritirarsi. “Questo ancor più nella consapevolezza delle specificità del periodo cui si va incontro, dei rischi specifici relativi alla mobilità ed alla aggregazione nei contesti familiari e sociali, oltre alla preoccupazione che aggregazioni non controllate di persone possano ripercuotersi negativamente sul consolidamento del controllo del contagio che, ad oggi, registra un indice Rt nazionale inferiore a 1 e che necessita di azioni di grande prudenza in occasione del periodo delle festività natalizie”. Mobilità e aggregazioni in “contesti conviviali e sociali propri di quel periodo” sia nelle case che nei luoghi pubblici sono occasioni di contagio di rilievo.

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