• 6 Dicembre 2025 18:23

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Verstappen all’esordio in GT3 al Nurburgring: il campione della F1 è pronto alla sfida

Set 26, 2025

C’è un filo sottile che lega la massima espressione della velocità, la F1, con l’endurance e le corse GT. Un filo che in questi giorni intreccia la carriera di Max Verstappen, quattro volte campione del mondo di F1 e pilota che ha già lasciato un segno indelebile nella storia recente del motorsport. Il ventisettenne olandese, abituato a dominare nei circuiti più moderni e sofisticati del calendario iridato, si prepara ora a una nuova avventura: il debutto in GT3 al Nurburgring Nordschleife, nel prossimo appuntamento della NLS – Nurburgring Langstrecken-Serie, in programma sabato 27 settembre.

Il debutto sulla Ferrari 296 GT3

La cornice del debutto di Verstappen sarà la più iconica delle piste di durata: 24.358 km di curve, saliscendi e insidie, il “Green Hell” reso leggendario da Jackie Stewart e venerato da ogni appassionato di motori. Lì, Max condividerà il volante di una Ferrari 296 GT3 con il britannico Chris Lulham, 22 anni, talento emergente impegnato nella GT World Challenge Europe Endurance e Sprint Cup.

La vettura sarà gestita dal team Emil Frey Racing, sotto le insegne di “Verstappen.com Racing x Red Bull”, una livrea che fonde il mondo personale del campione olandese con il brand che lo accompagna sin dagli esordi. La gara, di durata relativamente breve, quattro ore, rappresenterà tuttavia un banco di prova severo: oltre cento vetture al via, un tracciato che non ammette errori e condizioni meteorologiche spesso variabili.

L’hobby di correre

Verstappen ha dichiarato con entusiasmo:

“Non vedo l’ora! Sono un appassionato di corse, anche al di fuori della F1. Ogni giro al Nordschleife è un’esperienza diversa. Anche l’atmosfera è davvero fantastica e ci sono molti appassionati di endurance. Il mio hobby è gareggiare in categorie diverse dalla F1. Il mio sogno è partecipare alla 24 Ore del Nürburgring Nordschleife”.

Parole che raccontano un Verstappen meno calcolatore e più “puro”, lontano dai riflettori del paddock di F1 e vicino alla dimensione originaria del motorsport, quella fatta di passione, rischio e voglia di mettersi in gioco.

Dal simulatore alla pista

Il rapporto di Verstappen con il Nordschleife non nasce oggi. Chi lo conosce sa che da anni passa ore sul simulatore a macinare giri virtuali sul tracciato tedesco. Un percorso utile, perché la pista è talmente lunga e complessa che la memoria muscolare diventa essenziale per affrontare curve cieche, dossi e cambi di asfalto. Lo stesso pilota ha affermato:

“Il Nordschleife è in cima alla lista dei circuiti su cui voglio gareggiare, perché è estremamente impegnativo, con la sua enorme lunghezza e il suo tracciato storico, stretto e tecnico”.

A maggio, sotto lo pseudonimo di Franz Hermann, Verstappen ha avuto modo di provare per la prima volta una Ferrari 296 GT3 sul tracciato, accumulando esperienza reale. Poi, due settimane fa, ha ottenuto il Permit Nordschleife del DMSB, la licenza speciale necessaria per correre con una GT3 sul Ring. Ora, finalmente, il cerchio si chiude.

Un campione fuori dalla comfort zone

È raro vedere un pilota di F1 cimentarsi con le GT3 nel pieno della propria carriera. Spesso queste esperienze arrivano a fine percorso, come divertimento puro o la preparazione a un futuro da gentleman driver. Verstappen, invece, lo fa adesso, con la determinazione di chi vuole crescere anche come pilota.

L’olandese non si accontenta dei successi in F1 ma cerca nuove sfide, con la consapevolezza che l’endurance è un terreno che mette a nudo capacità diverse, dalla gestione del traffico alla sensibilità nell’interpretare il passo gara, fino alla cooperazione con i compagni di squadra.

Il Nordschleife, in particolare, è una sfida totale, basta un piccolo errore per compromettere una gara intera. Ed è per questo che la 24 Ore, obiettivo dichiarato di Verstappen, rappresenta un traguardo così ambizioso e affascinante.

La 296 GT3

La scelta della Ferrari 296 GT3 non è casuale. La vettura di Maranello è la nuova arma GT della Casa, già protagonista in diversi campionati di endurance. Spinta da un V6 biturbo di 3 litri, abbinato a un’aerodinamica avanzata e a un telaio sviluppato con cura, la 296 GT3 ha dimostrato competitività e affidabilità. Per Verstappen, che in F1 guida una monoposto radicalmente diversa come quella Red Bull, il passaggio non sarà banale. Le GT3 hanno peso maggiore, meno carico aerodinamico e uno stile di guida più “fisico”, fatto di compromessi e adattamenti continui. Ma è proprio questa la sfida che stimola l’olandese, interpretare un mondo diverso e dominare anche lì.

La magia del Ring

Se la F1 rappresenta lo spettacolo globale, con circuiti moderni e hospitality scintillanti, la NLS e le corse al Nurburgring incarnano una dimensione quasi opposta. Appassionati accampati nei boschi, grigliate, bandiere, fuochi e un’atmosfera popolare che ricorda i tempi eroici delle corse. Questo è lo spirito che attrae Verstappen, la possibilità di condividere la passione con un pubblico autentico, che vive il motorsport come festa e rito collettivo. Ogni curva del Nordschleife è un anfiteatro naturale, e il debutto di un campione del mondo di F1 in questo contesto promette di catalizzare un’attenzione mediatica senza precedenti.

Una tappa verso la leggenda?

Cosa aspettarsi dal debutto? Difficile ipotizzare un Verstappen subito vincente. L’endurance, specialmente al Ring, non perdona l’inesperienza. Ma ciò che conta non è tanto il risultato, quanto la volontà di misurarsi con un terreno diverso. Molti grandi del passato hanno trovato nell’endurance un complemento alla loro carriera. Verstappen sembra voler percorrere una strada simile, con la differenza che il suo approccio è estremamente serio e programmato. Se davvero, come ha dichiarato, il suo sogno è correre la 24 Ore del Nurburgring, allora l’esordio in NLS sarà il primo tassello di un percorso che potrebbe arricchire la sua leggenda ben oltre la F1.

Max non si accontenta

Alla vigilia di questo debutto, Verstappen si conferma un pilota unico nel panorama moderno, vincente, ma anche curioso, ambizioso e pronto a rischiare fuori dalla sua comfort zone. Il Nordschleife, con le sue 170 curve e la sua aura mistica, sarà il palcoscenico di una nuova avventura. E quando sabato, a mezzogiorno, scatterà la gara con oltre cento auto in pista, lo sguardo di molti appassionati non sarà solo rivolto al cronometro, ma al campione di F1 che ha deciso di tornare a essere, semplicemente, un pilota tra gli altri. Un evento che sa di sfida personale e di passione pura. Verstappen non corre per necessità o marketing, corre perché ama farlo, anche fuori dalla F1.

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