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Venezia, marea a 160 cm: due morti, telefoni in tilt. Zaia: «Devastazione totale». Il sindaco: gravi danni a San Marco – Il Messaggero

Nov 13, 2019

Allarme a Venezia, dove la situazione dovuta al maltempo non accenna a migliorare. Due persone sono morte a causa dell’alta marea: un anziano di 78 anni è morto fulminato nell’isola di Pellestrina a causa di un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa, mentre un’altra persona è stata trovata morta nella propria casa probabilmente per cause naturali.

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Nella giornata di oggi si attende un’altra super marea: dopo quella di 187 centrimetri di ieri la città si è risvegliata con l’acqua alta già oltre 110 centimetri sul livello del mare. Sono già suonate le sirene d’allarme per il nuovo picco, la previsione aggiornata del Centro maree è di 160 centimetri alle ore 10.30. Alle 8.30 il livello registrato a Punta della Salute era già di 130 centimetri. La marea però si sta assestando attorno ai 150 centimetri. In mare il livello ha toccato i 160 cm. e sta rapidamente calando. Lo dice il Centro maree del Comune di Venezia con un sms appena emesso.

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🌧 It was a stormy night and the forecasts promise nothing good at once. We will give you news on our activities soon. Anyway, we are here for good morning! 🌧 pic.twitter.com/yO2LpLCeVl

— Teatro La Fenice (@teatrolafenice) November 13, 2019

Lo stesso Centro Maree è stato vittima della mareggiata, che ha danneggiato le linee telefoniche, e per questo – spiega – non è contattabile, se non con i canali Telegram Centro Maree Informa, Centro Maree avvisa, e il sito internet. La prossima massima era stata prima stimata a 155 centimetri, poi a 160, infine a 145. Acqua alta anche all’interno della Basilica di San Marco: dal comando della Polizia municipale si apprende che tutta la cripta è stata sommersa e dentro la basilica, nel momento di picco di marea, si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 di acqua.

L’amministrazione comunale presenterà richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro – ribadisce il sindaco Brugnaro – nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo».

«Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi». Così il Presidente del Veneto della Lega, Luca Zaia, in collegamento con Mattino 5.

Il centro storico di Venezia ha un aspetto spettrale: la circolazione dei vaporetti è stata limitata agli imbarcaderi principali, mentre sono pochi i passanti, tra cui anche i turisti, che si avventurano tra le calli e i campi tutti ricoperti di acqua. Al terminal automobilistico di piazzale Roma la situazione è abbastanza ordinata, e il flusso di pedoni affolla ancora il ponte di Calatrava. Una volta però che ci si avventura nel cuore del centro storico, cominciano i problemi. Approdati agli imbarcaderi, a Rialto o all’Acccademia, i passeggeri dei vaporetti e si trovano davanti al nulla: il livello eccezionale della marea odierna non ha permesso la posa delle passerelle, per cui vanno avanti solo quelli che sono forniti gli stivali, o di galosce che vengono vendute per la strada.

Ultimo aggiornamento: 10:59© RIPRODUZIONE RISERVATA

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