La perla della Laguna non saràù più trattata come una pattumiera, invasa da turisti all’arrembaggio senza rispetto, pronti a buttarsi nei canali in cerca di frescura, disseminando le calli di carte e cartacce.- Da oggi in poi sono previste Mlte fino a 500 euro per chi “sporca in qualsiasi modo luoghi pubblici, Daspo urbano per chi non rispetterà il decoro. Mentre bar, ristoranti e locali faranno da sentinella nei sestieri a tutela di Venezia. Sono queste alcune delle fondamentali novità del regolamento di polizia e sicurezza urbano approvato dal Consiglio comunale di Venezia, con 22 voti favorevoli e contrari. Insomma, una stretta per i turisti, un invito con multa alle buone maniere, al rispetto per chi visita la Chiesa di San Marco e le altre bellezze della città lagunare.
Per chiarire la situazione vengono messi nero su bianco le ‘aree di particolare decoro’: oltre a stazioni, aeroporti, marittima, l’elenco vede anche tranvie e mezzi del trasporto pubblico locale, pontili, parcheggi e, soprattutto, tutte le aree del territorio comunale comprese nel perimetro del sito Unesco ‘Venezia e la sua Laguna’. Eventuali trasgressori potranno ricevere il Daspo urbano, ossia essere allontanati con ordine scritto e motivato.
I turisti dovranno stare attenti. A proposito di “atti contrari al decoro in relazione all’abbigliamento”, è vietato circolare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati, compreso a bordo di veicoli o imbarcazioni, pubbliche o private, in tenuta balneare (costume da bagno di qualsiasi foggia) o a torso nudo. Stessa prescrizione anche su vaporetti, bus e tram, mentre vengono confermati i divieti di “consumare alimenti e bevande seduti al suolo nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati” e “vendere o somministrare per asporto alcolici o bevande in bottiglie in vetro prive di tappo o bicchieri in vetro”. E poi altri bandi, tra cui “sedersi o sdraiarsi a terra sui gradini dei ponti e dei portici monumentali, sulle vere da pozzo (che non sono da utilizzare come piano d’appoggio), davanti a vetrine di negozi, su murette di fondamenta nonché sulle passerelle per l’acqua alta”, “bagnarsi, tuffarsi e/o nuotare in tutti i rii, canali e bacini interni ai centri urbani, nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca” o “sdraiarsi sulle panchine, salirvi con i piedi e in ogni caso bivaccare, anche nelle fermate del trasporto pubblico locale”.
Di “punto di partenza per tutti” ha parlato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Era da 33 anni che non si metteva mano a questo documento, se ci saranno questioni da limare o da risolvere mi impegno, tra un anno o due, a migliorare ulteriormente il documento”.