• 21 Dicembre 2025 0:45

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Veneto e Friuli rimandano la riapertura delle scuole al 31 gennaio: ‘Troppi rischi’ – Il Fatto Quotidiano

Gen 4, 2021

Veneto e Friuli-Venezia Giulia non attendono le decisioni del governo sulla riapertura delle scuole e annunciano che gli studenti proseguiranno con la didattica a distanza almeno fino al 31 gennaio. Il governatore veneto, Luca Zaia, e l’assessora friulana all’Istruzione, Alessia Rosolen, hanno annunciato che sono pronte le ordinanze delle rispettive giunte regionali. Anche la Campania non aspetta Roma e sceglie una strada autonoma: lunedì 11 gennaio – e non il 7, come previsto – rientreranno in classe solo i bambini della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria, mentre gli altri alunni dovranno aspettare almeno il 18 gennaio, alle superiori il 25.

Il governo, che domenica sera ha incontrato le Regioni, è al lavoro su un nuovo provvedimento con le misure restrittive che dovrebbe valere almeno fino a metà mese. Sul tavolo c’è anche il tema delle scuole: dal 7 gennaio tutti gli studenti, infatti, sarebbero dovuti tornare alle lezioni in presenza (alle superiori con la didattica a distanza almeno al 50%). Molti governatori però hanno chiesto di aspettare almeno il prossimo monitoraggio dell’Iss, previsto per l’8 gennaio, sostenendo che sia ancora troppo presto per ripartire. Anche virologi, medici, presidi e sindacalisti hanno rivolto un appello al governo, chiedendo di aspettare almeno la metà di gennaio per prendere una decisione. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a Il Fatto Quotidiano ha bocciato la proposta, specificando che “la scuola è già stata troppo sacrificata. Meno di due settimane fa, il 23 dicembre, la riunione tra governo, Regioni e province aveva approvato le “Linee guida” per la ripresa in sicurezza dell’anno scolastico: nel documento erano previsti la riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale, gli orari scaglionati e uno screening della popolazione studentesca.

“Continuare a tergiversare sulla data di riapertura degli istituti scolastici procrastinando il rientro dei nostri studenti, come stanno facendo molti presidenti di Regione, non è più accettabile”. scrivono gli esponenti del Movimento 5 stelle in commissione Istruzione al Senato. “Lo scorso 23 dicembre – aggiungono – sono stati presi degli accordi tra il governo e le regioni, messi nero su bianco, che devono essere rispettati“. “A maggior ragione – ragionano i senatori M5s – per il fatto che i dati dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che frequentare gli ambienti scolastici non rappresenta un amplificatoredei contagi e che se si seguono regole rigorose come da mesi la comunità scolastica sta facendo, la riapertura non solo è possibile ma è doverosa“. I pentastellati vogliono anche sottolineare che “le regioni hanno ricevuto ulteriori 150 milioni di euro, che si aggiungono agli oltre 300 già ricevuti in estate, per quelle che sono le esigenze del trasporto pubblico locale in relazione alle scuole. A questo punto ciascuno si assuma le proprie responsabilità“. “Ulteriori ritardi e slittamenti per l’incapacità di qualcuno non sono più ammissibili”, conclude la nota.

Il Veneto –Non ci sembra prudente – ha spiegato Zaia – in una situazione epidemiologica del genere in Italia riaprire le scuole. Questo è ciò che dobbiamo fare per il bene della comunità oggi. Ringrazio la direttrice scolastica regionale Palumbo, ho parlato con gli assessori, ho avvisato il Prefetto di Venezia Zappalorto. Credo che molti colleghi faranno un provvedimento simile. Non abbiamo problemi nei trasporti, lo voglio chiarire”. Il governatore ha voluto anche puntualizzare che non si tratta di “un problema politico perché le ordinanze sono sul profilo sanitario. La Regione – ha proseguito – può intervenire con ordinanze sul rischio sanitario, non è in contraddizione con le norme nazionali. Non mi sorprende che la ministra Azzolina si batta per la riapertura perché è il ministro dell’Istruzione, ma in questo momento non è prudente. Quando abbiamo portato l’accordo delle Regioni sui protocolli per la riapertura non eravamo arrivati a questa situazione. La situazione sta degenerando e bisogna rispondere con misure ad hoc”.

Il Friuli –Stessa decisione che potrebbe essere ufficializzata definitivamente anche in Friuli, secondo quanto spiegato dall’assessora Rosolen: Fedriga “ha immaginato un’ordinanza che sposti dopo il 31 gennaio il rientro in classe dei ragazzi delle secondarie di secondo grado”, ha dichiarato. “Ovviamente – ha aggiunto – ci sono possibilità di intervenire da qui al 31 gennaio, a seconda di come la curva epidemiologica si modificherà nelle prossime settimane”. L’ordinanza, ha poi precisato, verrà firmata oggi e prolungherà il ricorso alla didattica digitale integrata al 100% per gli istituti superiori fino a fine mese. Ciò “per dare lacertezza di tempi alle scuole, non vogliamo ricominciare per doverci fermare e vogliamo dare garanzia alle scuole per organizzare il loro lavoro fino al 31 gennaio. La scuola ha pronti i piani di rientro a cui hanno lavorato prefetti, dirigenti scolastici, Ufficio scolastico regionale e Amministrazione regionale. In questo momento la nostra responsabilità rispetto a tutta la comunità regionale è di ridurre al minimo tutte le possibilità di esplosione dei dati. La scuola non è avulsa dal contesto regionale in cui è inserita”.

La Campania – Le scuole riapriranno lunedì 11 gennaio quando potranno tornare in classe gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria, esattamente com’era prima della chiusura per la pausa natalizia. E’ il frutto della riunione dell’Unità di Crisi della Regione che ha valutato i dati epidemiologici in relazione alla possibilità di un ritorno in presenza: ci sarà un’ordinanza entro martedì. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico generale la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close