• 27 Novembre 2024 23:28

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Van der Poel re della Roubaix, Ganna arriva sesto

Apr 9, 2023

AGI – Mathieu Van der Poel si è aggiudicato la 120ma Parigi-Roubaix grazie a una fuga iniziata sul pavé alla fine del Carrefour de l’Arbre, a 15 chilometri dal traguardo. Per il 28enne ciclista nato in Belgio ma di nazionalità olandese, è il primo successo nella ‘regina delle classiche’ dopo il terzo posto del 2021. Ottima prova dell’azzurro Filippo Ganna che ha chiuso al sesto posto dopo essere rimasto fino all’ultimo nel gruppetto di testa da cui si è staccato Van der Poel.

Al termine del durissimo tracciato di 257 chilometri Van der Poel della Alpecin-Deceuninck è arrivato solitario al mitico velodromo André-Pétrieux, nella città del nord della Francia, tagliando il traguardo in 5 ore, 28 minuti e 41 secondi. Un 2023 trionfale per l’olandese che quest’anno aveva conquistato la Milano-Sanremo e chiuso al secondo posto il Giro delle Fiandre.

Emozionante la sfida che a un certo punto è diventata un duello con l’altro favorito, il belga Wout Van Aert, il quale ha forato mentre era appaiato al rivale. Alle spalle di Van der Poel, staccati di 46 secondi, il compagno di squadra Jasper Philipsen e l’altro belga Van Aert (Jumbo-Visma). Il vincitore dello scorso anno, il 30enne olandese Dylan Van Baarle, è caduto nel tratto iniziale della foresta di Arenberg, i 2,3 di chilometri di pavé simbolo della corsa soprannominata ‘l’Inferno del Nord’.

Ganna ha chiuso sesto a 50 secondi dal vincitore: “Gli ultimi chilometri non passavano mai, dal Carrefour de l’Arbre in poi è stata sofferenza”, ha spiegato il 26enne di Verbania ai microfoni Rai Sport. Poi il ringraziamento ai compagni della Ineos Grenadiers: “La squadra ha fatto un ottimo lavoro, devo solo dire grazie, i ragazzi si sono mossi tutti molto bene e mi hanno portato fino alla Foresta di Arenberg in ottime condizioni, poi negli ultimi chilometri mi sono mancate un po’ le gambe”. “C’e’ un po’ di rammarico, anche solo per il podio, quando trovi colleghi che non collaborano perché dicono di avere i crampi e poi fanno la volata, non è tanto bello…”, ha concluso.

“È stata una corsa pazzesca per come siamo andati fin dall’inizio, ma io non mi sono mai sentito così forte come oggi”, l’analisi del vincitore Van der Poel, “in certi casi servono buone gambe e tanta fortuna, io oggi le ho avute tutte e due”. “Non è possibile far meglio di così, con primo e secondo”, ha aggiunto alludendo al secondo posto del compagno di squadra Jasper Philipsen. “È stata una delle migliori giornate della mia carriera in bici. Al Carrefour de l’Arbre c’è stata la caduta di Degenkolb, poi ho dovuto chiudere il gap con Van Aert, alla fine mi sono trovato solo là davanti. È davvero qualcosa di incredibile, è la mia miglior stagione nelle classiche”.

AGI – Mathieu Van der Poel si è aggiudicato la 120ma Parigi-Roubaix grazie a una fuga iniziata sul pavé alla fine del Carrefour de l’Arbre, a 15 chilometri dal traguardo. Per il 28enne ciclista nato in Belgio ma di nazionalità olandese, è il primo successo nella ‘regina delle classiche’ dopo il terzo posto del 2021. Ottima prova dell’azzurro Filippo Ganna che ha chiuso al sesto posto dopo essere rimasto fino all’ultimo nel gruppetto di testa da cui si è staccato Van der Poel.
Al termine del durissimo tracciato di 257 chilometri Van der Poel della Alpecin-Deceuninck è arrivato solitario al mitico velodromo André-Pétrieux, nella città del nord della Francia, tagliando il traguardo in 5 ore, 28 minuti e 41 secondi. Un 2023 trionfale per l’olandese che quest’anno aveva conquistato la Milano-Sanremo e chiuso al secondo posto il Giro delle Fiandre.
Emozionante la sfida che a un certo punto è diventata un duello con l’altro favorito, il belga Wout Van Aert, il quale ha forato mentre era appaiato al rivale. Alle spalle di Van der Poel, staccati di 46 secondi, il compagno di squadra Jasper Philipsen e l’altro belga Van Aert (Jumbo-Visma). Il vincitore dello scorso anno, il 30enne olandese Dylan Van Baarle, è caduto nel tratto iniziale della foresta di Arenberg, i 2,3 di chilometri di pavé simbolo della corsa soprannominata ‘l’Inferno del Nord’.
Ganna ha chiuso sesto a 50 secondi dal vincitore: “Gli ultimi chilometri non passavano mai, dal Carrefour de l’Arbre in poi è stata sofferenza”, ha spiegato il 26enne di Verbania ai microfoni Rai Sport. Poi il ringraziamento ai compagni della Ineos Grenadiers: “La squadra ha fatto un ottimo lavoro, devo solo dire grazie, i ragazzi si sono mossi tutti molto bene e mi hanno portato fino alla Foresta di Arenberg in ottime condizioni, poi negli ultimi chilometri mi sono mancate un po’ le gambe”. “C’e’ un po’ di rammarico, anche solo per il podio, quando trovi colleghi che non collaborano perché dicono di avere i crampi e poi fanno la volata, non è tanto bello…”, ha concluso.
“È stata una corsa pazzesca per come siamo andati fin dall’inizio, ma io non mi sono mai sentito così forte come oggi”, l’analisi del vincitore Van der Poel, “in certi casi servono buone gambe e tanta fortuna, io oggi le ho avute tutte e due”. “Non è possibile far meglio di così, con primo e secondo”, ha aggiunto alludendo al secondo posto del compagno di squadra Jasper Philipsen. “È stata una delle migliori giornate della mia carriera in bici. Al Carrefour de l’Arbre c’è stata la caduta di Degenkolb, poi ho dovuto chiudere il gap con Van Aert, alla fine mi sono trovato solo là davanti. È davvero qualcosa di incredibile, è la mia miglior stagione nelle classiche”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close