Del Grosso and a lavorare in pasticceria la mattina dopo
Armi da guerra, volti coperti da cappucci e bandane, frasi ad effetto. Tatuaggi ovunque, quasi tutti con temi violenti, come quelli di Valerio Del Grosso. Un ragazzo per bene – continuano a ripetere i residenti del suo stesso quartiere – con un lavoro in pasticceria. Non riusciamo a crederci. un ragazzo solare, perbene. Non sappiamo darci una spiegazione. Ribadisce anche la moglie del proprietario della pasticceria di Casal Monastero dove lavorava Valerio Del Grosso, ritenuto dagli investigatori la persona che ha materialmente sparato a Luca. Ieri mattina venuto regolarmente a lavoro – ha aggiunto – poi verso ora di pranzo (all’incirca quando diventata pubblica la notizia della morte di Luca, ndr) ci ha detto: “Mi sento male, vado a casa”. Stamattina invece venuto il padre e ha detto che non sarebbe venuto, spiegando a mio marito cosa era successo. Anche altri residenti del quartiere sono frastornati e sconvolti: una famiglia squisita – dice una vicina di casa – ci conosciamo da una vita. I nostri figli giocavano insieme quando erano piccoli. Sono sconvolta. Valerio abitava qui con i genitori, la sorella, la compagna e il suo bimbo splendido che nato 5/6 mesi fa.