AGI – E’ peggiore di quanto sembrava in un primo momento il bilancio della valanga che è caduta questa mattina dalla parete Est della Punta Val grande, una vetta delle Alpi Lepontine, situata al confine tra Svizzera e Italia. Ci sarebbero tre morti mentre due persone sono rimaste ferite e sono state trasferite in elicottero in ospedale.
Il distacco di una grossa massa nevosa si è verificato a oltre 2000 metri di quota. A dare l’allarme è stata una persona che ha visto direttamente la valanga cadere sulle persone che transitavano in zona. Le operazioni di ricerca e soccorso sono gestite dal Soccorso alpino Valdossola, anche con le unità cinofile, e il soccorso alpino della guardia di finanza.
Secondo quanto si apprende da fonti dei soccorritori intervenuti nel teatro della valanga che in alta Valle Divedro, sopra Trasquera, in Ossola ha travolto un gruppo di escursionisti, le vittime e i feriti sarebbero residenti nella zona del Verbano. Il gruppo era formato da cinque persone, due delle quali sono rimaste illese. Uno dei due sarebbe un infermiere.
Arpa aveva segnalato il pericolo
Gli escursionisti si sono avventurati in quota nonostante il bollettino dell’Arpa Piemonte, per la zona dove si è verificato il grosso distacco di neve, segnalasse per oggi un pericolo molto marcato. “La neve fresca – si legge nel bollettino – e gli accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali in quota”. Secondo quanto si apprende, la morte dei tre escursionisti rimasti vittime non e’ stata causata dal soffocamento, ma dai forti traumi.