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Vaccino anti-Covid, la Ue cerca una data per partire tutti insieme

Dic 11, 2020

BRUXELLES – L’idea circola da qualche giorno a Bruxelles e nelle capitali europee: iniziare le vaccinazioni contro il Covid tutti insieme, contemporaneamente in tutti i paesi dell’Unione all’insegna di una “Settimana europea del vaccino”. La mossa avrebbe un forte impatto simbolico e mediatico per favorire la riuscita delle campagne di vaccinazione, ma non è ancora abbastanza matura da essere lanciata. Ieri ne hanno discusso i leader dell’Unione nella prima sessione del vertice europeo di Bruxelles.

Fonti europee raccontano che è stato il premier Giuseppe Conte a sostenere con maggior convinzione l’idea, appoggiata da qualche collega. I capi di Stato e di governo hanno così deciso di dare mandato alla Commissione europea di Ursula von der Leyen di studiare il dossier ed eventualmente di sfornare una proposta formale ai governi. Non a caso nelle conclusioni del summit i leader affermano che le dosi del vaccino dovrebbero essere distribuite “in tempo utile e in modo coordinato”. Un accenno vago che apre la strada al progetto ma senza ancora lanciarlo apertamente.

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A Bruxelles spiegano che al momento resta qualche incognita. Primo, si vuole essere certi dell’approvazione da parte dell’Ema del vaccino di Pfizer prevista per il 29 dicembre (quello di Moderna dovrebbe ricevere l’ok il 12 gennaio). E poi va studiata la fattibilità tecnica della “Settimana europea del vaccino”, così come deve essere verificata la volontà politica di tutti i leader di partire nello stesso giorno.

Ieri intanto i capi di Stato e di governo europei hanno affermato che la vaccinazione anti Covid dovrebbe essere trattata “come un bene pubblico globale”, pur sottolineando che l’arrivo del siero “non significa che la pandemia sia terminata”. Anzi, la situazione in Europa “resta preoccupante” e quindi bisogna sostenere gli sforzi “per contrastare la diffusione del virus” con lo scopo di “evitare nuove ondate”.

A questo fine, l’Ue promuoverà modalità per rafforzare la cooperazione globale, anche attraverso un possibile trattato internazionale sulle pandemie nel quadro dell’Oms. I leader infine hanno chiesto alla Commissione europea presentare una proposta su “un quadro comune per i test rapidi antigenici” e per “il riconoscimento reciproco dei test”. Inoltre dovrebbe essere sviluppato anche “un approccio coordinato ai certificati di vaccinazione”.

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