AGI – Dall’inizio dell’anno sono quattro i casi di Dengue da importazione registrati in Umbria: tre sul territorio di competenza dell’Usl Umbria 1 e uno su quello dell’Usl Umbria 2. Lo scorso anno complessivamente sono stati due. È quanto fa sapere il Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl Umbria 1, diretto dal dottor Igino Fusco Moffa.
“Si sta assistendo a un aumento globale dei casi di Dengue, al momento particolarmente a carico delle Regioni delle Americhe (4,1 milioni di casi nel 2023 e già 5 milioni dall’inizio del 2024) ma in aumento anche nel sud-est asiatico e nell’Africa sahariana. Sono tutte zone mete di lavoro o di viaggi turistici, specialmente nel periodo estivo e, di conseguenza, è plausibile aspettarsi un aumento dei casi di importazione”, spiega Igino Fusco Moffa.
“La Dengue – prosegue – è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare della specie Aedes che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. In Italia e in Umbria è ormai autoctona la Aedes albopictus, la cosiddetta zanzara tigre, vettore competente per la trasmissione del virus. Si segnala che la zanzara tigre è in grado di trasmettere anche il virus Zika, particolarmente pericoloso per i danni fetali in caso di infezione di donne in gravidanza”.