AGI – L’Assemblea di Palazzo Madama, con 84 voti favorevoli, 27 contrari e 30 astensioni, ha approvato il ddl di conversione del d-l n. 4/2024 sull’amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico, come Ilva, che passa ora alla Camera.
“Siamo in una fase decisiva che necessita della massima responsabilità e della più ampia condivisione per salvare gli stabilimenti dell’ex Ilva e rilanciare la siderurgia nazionale, asset fondamentale per riaffermare l’industria italiana. Posso assicurare che questa coesione e responsabilità che oggi emerge dal Senato è quanto ho riscontrato tra i lavoratori di Taranto e anche tra le imprese della filiera e dell’indotto a cui oggi diamo alcune significative risposte”. È quanto ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del voto finale dell’Aula del Senato al Dl ex Ilva.
“In sede di conversione sono state approvate una serie di proposte emendative che hanno recepito le richieste che ci sono giunte dall’indotto in queste settimane di confronto e di ascolto delle loro esigenze. In particolare, viene prorogata sino a un massimo di 10 settimane, dalle attuali 6, la cassa integrazione dei lavoratori dell’indotto; sono stati rivisti i parametri di accesso al Fondo di garanzia e accolta la richiesta della Regione Puglia, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato, di svincolare quote di avanzo vincolato di amministrazione per ulteriori finanziamenti in favore delle imprese della filiera. Tutto questo è stato possibile grazie all’assunzione di responsabilità del governo e al lavoro sinergico con tutte le forze politiche che hanno collaborato”, ha spiegato Urso.
“Ora dobbiamo proseguire con l’impegno di garantire il diritto fondamentale alla salute, tutelando i lavoratori di un asset strategico. Il Sistema Italia c’è”, ha concluso il ministro.