AGI – In merito ai costi energetici e ai timori delle imprese di vederli nuovamente salire, bisogna “realizzare il nucleare di nuova generazione, pulito e sicuro, fondamentale per il sistema industriale”. Ne è convinto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in un’intervista a ilSussidiario.net che anticipa la sua presenza odierna al Meeting di Cl a Rimini.
“Ne ho già parlato a sindacati e Confindustria. Anche loro sono consapevoli che le energie rinnovabili non sono sufficienti: per questo intendiamo sviluppare la filiera italiana per produrre gli Smr (Small Modular Reactors) in Italia e installarli ovunque nel mondo già dai prossimi anni”, aggiunge.
Sulla questione del decreto di riapertura di alcune miniere e la conseguente decisione della Regione Sardegna di impugnare il provvedimento, “non riguarda il merito, ma le competenze. Ne ho parlato con il Presidente e sarà nostra cura condividere ogni mossa con le Regioni. Del resto credo che saranno proprio le associazioni ambientaliste a sostenere questo provvedimento, perché le materie prime critiche per le quali abbiamo previsto un fast track autorizzativo sono proprio quelle che servono alla transizione green e digitale e che sono in gran misura nel nostro sottosuolo” aggiunge il ministro – “Abbiamo previsto un fondo sovrano per supportare le nuove tecnologie estrattive e una royalty per le Regioni e le comunità locali, cosi’ come accade per il petrolio con cui la Basilicata costruisce buona parte del proprio bilancio regionale. Peraltro, il nostro decreto-legge consente proprio di raggiungere gli obiettivi del nuovo Regolamento europeo, assolutamente necessario per lo sviluppo e l’indipendenza del nostro continente. Non possiamo dipendere dall’estrazione realizzata in Paesi che violano i diritti dei lavoratori e utilizzano il lavoro minorile. Basta con le ipocrisie”, conclude.