• 23 Novembre 2024 23:07

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Una squadra azzurra ‘al massimo’ per la scherma olimpica

Mag 31, 2024

AGI – Tra debuttanti e ‘mamme’ olimpiche la spedizione della scherma italiana che volerà alle Olimpiadi di Parigi sarà composta da 24 tra atlete e atleti. Si tratta del numero massimo che una Nazione può schierare e sulle pedane del ‘Grand Palais’ della capitale francese lo stesso numero lo potrà vantare la Francia. Tra Italia e Francia c’è una storica rivalità. La conferma arriva osservando il medagliere olimpico: 130 podi per l’Italia (49 ori), 123 per la Francia (44). Inevitabile dirlo che la scherma azzurra – fioretto, spada e sciabola – si presenterà sulle rive della Senna con elevate ambizioni.

La squadra annunciata dal presidente Paolo Azzi è formata da ben 11 esordienti agli assalti olimpici e da tre esperte ‘mamme’ a cinque cerchi. Quest’ultime sono quattro, Mara Navarria, 38 anni, spadista, alla terza partecipazione olimpica, Irene Vecchi, Arianna Errigo e Rossella Fiamingo, tutte e tre alla quarta esperienza a cinque cerchi. Errigo, 35 anni, fiorettista, alfiere dell’Italia Team assieme a Gianmarco Tamberi, vanta l’oro a squadra a Londra 2012, l’argento individuale sempre 12 anni fa, e il bronzo a squadre a Tokyo 2020. Errigo, vicecampionessa mondiale in carica battuta in finale da Alice Volpi, il 3 marzo dello scorso anno è diventa mamma di due gemelli.

I debuttanti all’Olimpiade sono Martina Favaretto, Francesca Palumbo, Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Filippo Macchi nel fioretto, Giulia Rizzi, Davide Di Veroli e Federico Vismara nella spada, Chiara Mormile, Pietro Torre e Michele Gallo nella sciabola. Il più giovane della spedizione è Pietro Torre, nato nel 2002. “Siamo reduci da un triennio di risultati straordinari e scegliere non è stato semplice”, ha affermato il commissario tecnico del fioretto azzurro Stefano Cerioni facendo riferimento ai risultati internazionali tra Coppa del Mondo, Europei e Mondiali.

“Purtroppo il destino ci ha privato della possibilità di avere con noi Daniele Garozzo, il capitano e l’anima della squadra maschile, colui che è sempre stato decisivo nel delicato ruolo di chiudere gli assalti e che ringrazio per l’esempio che ha dato ai compagni in ogni allenamento e gara con la sua dedizione al lavoro – ha aggiunto Cerioni -. Arriviamo a Parigi consapevoli delle aspettative ma soprattutto determinati a far bene, la concorrenza sarà molto agguerrita ma noi siamo l’Italia e vogliamo dimostrare ancora una volta la nostra forza”. Dario Chiadò, responsabile della spada, ha precisato che “questo ciclo olimpico breve è stato soddisfacente e ricco di gratificazioni ma nelle convocazioni per Parigi ho dato priorità ai protagonisti di questo percorso di grande continuità e che ci ha portato a ottenere la certezza la qualifica olimpica con ampio anticipo sia con gli spadisti che con le spadiste”.

Per quanto la sciabola, il commissario tecnico Nicola Zanotti ha puntualizzato, “sciabolatrici e sciabolatori si sono qualificati ai Giochi all’ultima gara, siamo reduci da un Mondiale senza medaglie ma coscienti della nostra compattezza e d’avere un potenziale importante sia in campo maschile che femminile”. 

AGI – Tra debuttanti e ‘mamme’ olimpiche la spedizione della scherma italiana che volerà alle Olimpiadi di Parigi sarà composta da 24 tra atlete e atleti. Si tratta del numero massimo che una Nazione può schierare e sulle pedane del ‘Grand Palais’ della capitale francese lo stesso numero lo potrà vantare la Francia. Tra Italia e Francia c’è una storica rivalità. La conferma arriva osservando il medagliere olimpico: 130 podi per l’Italia (49 ori), 123 per la Francia (44). Inevitabile dirlo che la scherma azzurra – fioretto, spada e sciabola – si presenterà sulle rive della Senna con elevate ambizioni.
La squadra annunciata dal presidente Paolo Azzi è formata da ben 11 esordienti agli assalti olimpici e da tre esperte ‘mamme’ a cinque cerchi. Quest’ultime sono quattro, Mara Navarria, 38 anni, spadista, alla terza partecipazione olimpica, Irene Vecchi, Arianna Errigo e Rossella Fiamingo, tutte e tre alla quarta esperienza a cinque cerchi. Errigo, 35 anni, fiorettista, alfiere dell’Italia Team assieme a Gianmarco Tamberi, vanta l’oro a squadra a Londra 2012, l’argento individuale sempre 12 anni fa, e il bronzo a squadre a Tokyo 2020. Errigo, vicecampionessa mondiale in carica battuta in finale da Alice Volpi, il 3 marzo dello scorso anno è diventa mamma di due gemelli.
I debuttanti all’Olimpiade sono Martina Favaretto, Francesca Palumbo, Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Filippo Macchi nel fioretto, Giulia Rizzi, Davide Di Veroli e Federico Vismara nella spada, Chiara Mormile, Pietro Torre e Michele Gallo nella sciabola. Il più giovane della spedizione è Pietro Torre, nato nel 2002. “Siamo reduci da un triennio di risultati straordinari e scegliere non è stato semplice”, ha affermato il commissario tecnico del fioretto azzurro Stefano Cerioni facendo riferimento ai risultati internazionali tra Coppa del Mondo, Europei e Mondiali.
“Purtroppo il destino ci ha privato della possibilità di avere con noi Daniele Garozzo, il capitano e l’anima della squadra maschile, colui che è sempre stato decisivo nel delicato ruolo di chiudere gli assalti e che ringrazio per l’esempio che ha dato ai compagni in ogni allenamento e gara con la sua dedizione al lavoro – ha aggiunto Cerioni -. Arriviamo a Parigi consapevoli delle aspettative ma soprattutto determinati a far bene, la concorrenza sarà molto agguerrita ma noi siamo l’Italia e vogliamo dimostrare ancora una volta la nostra forza”. Dario Chiadò, responsabile della spada, ha precisato che “questo ciclo olimpico breve è stato soddisfacente e ricco di gratificazioni ma nelle convocazioni per Parigi ho dato priorità ai protagonisti di questo percorso di grande continuità e che ci ha portato a ottenere la certezza la qualifica olimpica con ampio anticipo sia con gli spadisti che con le spadiste”.
Per quanto la sciabola, il commissario tecnico Nicola Zanotti ha puntualizzato, “sciabolatrici e sciabolatori si sono qualificati ai Giochi all’ultima gara, siamo reduci da un Mondiale senza medaglie ma coscienti della nostra compattezza e d’avere un potenziale importante sia in campo maschile che femminile”. 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close