sabato 9 dicembre 2017 12:23
(ANSA) – CAGLIARI, 9 DIC – Gianfranco Zola, un mito inItalia. Ma soprattutto nel Regno Unito. Tanto da finire su undisco di uno dei più promettenti rocker inglesi della nuovagenerazione, King Krule. Uno chiamato dalla stampa specializzatadel suo Paese il Chet Baker dei giorni moderni per lecontaminazioni jazz dei suoi lavori. Il brano si chiama Biscuit town. Non parla di calcio, manelle prime strofe si sentono nome e cognome del campione diOliena: “still had dreams of being Gianfranco Zola”, recita unverso. E cioè: “ancora sognavo di essere Gianfranco Zola”. Perché? Bisogna fare un po’ di conti: Archy Ivan Marshall, indue parole King Krule, è nato nel 1994 ed è cresciuto a Londra.Proprio la città nella quale Magic box ha giocato dal 1996 al2003 con la maglia del Chelsea. Facile pensare che King Krulesia stato folgorato, da baby tifoso, dalle imprese del giocatoresardo. Chissà, magari la scintilla è scattata con il famoso golcon colpo di tacco in Coppa d’Inghilterra contro il Norwich.