Le truffe legate all’utilizzo di auto intestate a persone morte sono molto diffuse in Italia e spesso si registrano casi in cui le Forze dell’Ordine scoprono veicoli di questo tipo. Lo stratagemma messo in atto da due persone a Napoli e scoperto solo di recente rappresenta una conferma ulteriore in merito alla diffusione di questo particolare tipo di truffa, mirata a evitare di pagare le multe emesse per i veicoli intestati a persone decedute. Questo tipo di truffa può comportare un danno significativo per le amministrazioni locali, come confermano il caso in questione. Andiamo a riepilogare tutti i dettagli in merito.
Cosa è successo
A riportare il caso è un articolo pubblicato da Ansa. La truffa è stata scoperta dalla Polizia Municipale di Napoli, grazie a una lunga indagine che ha coinvolto una rete di telecamere di sicurezza, con vari punti di “osservazione” posizionati in modo strategico sul territorio comunale. Ad aver architettato lo schema truffaldino sono state due persone, di cui non sono stati divulgati ulteriori dettagli. I due circolavano regolarmente con auto intestate a persone decedute (e probabilmente anche senza copertura RC Auto) e, nel corso del tempo, avevano collezionato tantissime multe. Complessivamente, le due persone coinvolte hanno ricevuto oltre mille verbali emessi per le infrazioni commesse (550 in un caso, 547 in un altro). Sommando l’importo di tutte le multe si arriva a una cifra record pari a ben 75 mila euro che ora dovrà essere pagata dai due truffatori.
Auto sequestrate
La Polizia, dopo aver individuato i veicoli e aver identificato i soggetti che avevano dato vita alla truffa, è entrata in azione. Gli agenti hanno fermato i due e hanno rimosso dalla strada i mezzi, che erano stati parcheggiati in un’area in cui la sosta non è consentita. Per i veicoli sequestrati c’è stato l’immediato trasferimento a un deposito autorizzato del Comune di Napoli. Ricordiamo che la città partenopea (ma più in generale tutta la Città Metropolitana che copre anche diversi Comuni limitrofi) deve fare i conti con il fenomeno delle auto con targhe polacche.
Per i truffatori, invece, scattano ulteriori sanzioni: la Polizia sta regolarizzando tutti gli atti amministrativi per cui è stata accertata la colpevolezza degli indagati. Al termine di questa procedura, quindi, i due fermati saranno tenuti al pagamento delle sanzioni accumulate nel corso del tempo con i veicoli intestati ad altre persone. La questione non è finita qui, però. Le indagini dovranno ora chiarire se l’importo complessivo delle multe sarà effettivamente recuperabile in quanto i soggetti che hanno messo in atto la truffa potrebbero non essere in grado di saldare quanto dovuto. Nel frattempo, bisognerà verificare anche la presenza eventuale di altri veicoli intestati a persone decedute che potrebbero essere stati utilizzati dai due truffatori. Ulteriori aggiornamenti in tal senso, quindi, dovrebbero emergere nelle prossime settimane.