La città partenopea è esplosa di gioia, ma il risveglio è macchiato di sangue. Il bilancio e i numeri raccontano un’altra faccia dei festeggiamenti: nella notte si è registrato un morto e più di 200 feriti arrivati negli ospedali e nei pronto soccorso.
La persona deceduta si chiamava Vincenzo Cantone, aveva 26 anni. Inizialmente portato al Cardarelli è morto per le conseguenze di alcune ferite da arma da fuoco. L’uomo è ritenuto vicino al clan dei D’Amico. La cosca è in lotta per il controllo del territorio contro i De Micco e da anni si contendono il territorio.
Cantone era il figlio della sorella di Anna Scarallo, moglie del boss Antonio D’Amico. Gli spari avrebbero raggiunto il giovane vicino piazza Carlo III e non si esclude possa essersi tratto di un regolamento di conti. Dopo la notizia del decesso di Vincenzo Costanzo, 26 anni, parenti del ragazzo deceduto hanno danneggiato pareti e suppellettili al pronto soccorso dell’ospedale di Napoli Cardarelli.
Più di 200 feriti
Sono 203 i feriti arrivati nei pronto soccorso degli ospedali di Napoli gestiti dall’Asl Napoli 1 durante la notte dei festeggiamenti per lo scudetto. Di questi 38 sono codici bianchi, 65 Verdi, 75 gialli e 22 rossi.
Oltre ai 4 colpiti da proiettili, ci sono persone con ferite da coltello, persone con ferite alla mano per scoppio di petardi, persone con lussazioni di spalle, persone con frattura di polsi e arti, persone con traumi oculari per colpi o petardi, persone con fratture del setto nasale, persone con ferite lacero contuse per incidenti o cadute, persone con traumi cranici, persone assistite per attacchi di panico, crisi asmatiche per inalazione fumogeni, e una in overdose di cocaina. Tra i codici verdi 3 poliziotti aggrediti. Assistiti dopo le tre di notte molti ubriachi e persone che avevano fumato droghe.