Come la Scala sempre la Scala, il Derby sempre il Derby. Cos tutto va secondo tradizione meneghina: vince l’Inter, la squadra fino a ieri pi bollita; e il Milan, super favorito, non solo resuscita Spalletti permettendogli il sorpasso, ma va addirittura fuori di testa con Kessie e Biglia. Che al posto di suonarle all’Inter, se le suonano tra loro in panchina. Un gesto che non fa bene al calcio, duramente condannato, oltre che da Gattuso, anche da Salvini, ieri a San Siro con la divisa da tifoso rossonero ( che non porta fortuna al Milan…).
I due giocatori si sono poi scusati dicendo che si vergognavano per l’indecoroso spettacolo offerto. Ora bisogner vedere, con le nuove normative sulla sicurezza, se per i due fumantini milanisti prevarr l’attenuante della legittima difesa.
Tre note a margine sul derby:
1) Spalletti, pur ritornando a vincere, non ha ritrovato un uso appropriato e logico delle parole. E quindi, i suoi commenti post partita, hanno ancora bisogno di un esperto traduttore.
2) che finalmente per una sera, a parte gli inguaribili, non si dovuto parlare di cosa dicono o di cosa faranno i coniugi Icardi.
3) che al Milan si sono perse le tracce del pistolero Piatek. Il centravanti polacco, non toccando palla, e quindi non segnando, non ha potuto incrociare le braccia e fare il tradizionale Pum Pum, tanto apprezzato da Salvini nelle precedenti partite dell’attaccante. Primi segni di una crisi o semplice serata storta? Il tema verr discusso in un prossimo vertice al Viminale.
Lasciando il Derby di Milano, fa anche discutere la prima sconfitta della Juventus ad opera del Genoa. Calma, calma, non facciamone subito un dramma. Dopo 31 giornate, e senza Ronaldo, una battuta d’arresto ci pu stare. In campo a Marassi, oltre a Cristiano, non c’erano per neanche i suoi compagni. Forse anche loro hanno scioperato per il futuro del Pianeta e del proseguimento della Champions League. Gli osservatori dell’Ajax, che dai bianconeri si aspettavano fuoco e fiamme, sono andati in confusione. Ma quella la Juventus? Merito di quel genio di Max Allegri, che una ne fa e cento ne pensa. Il contrario del povero Ranieri, che invece di dar la scossa alla Roma, finisce strapazzato dalla Spal. Come ha detto Nicola Zingaretti all’Assemblea del Pd: tutto da rifare. Anche per la “Magica.”
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