ROMA. Da domani (22 maggio) nelle librerie (e non solo, anche in catene distributive come Amazon e Ibs) si potrà trovare una nuova collana strabiliante, è davvero il caso di dirlo: si chiama Read & Weed – Grandi autori in erba – e pubblica dei piccoli libri con in omaggio una sorpresa: un grammo di canapa legale. Un’iniziativa che farà discutere.
La casa editrice si chiama Plantasia e l’ideatore dell’iniziativa è Francesco de Figueiredo che è anche art director della piccola ma agguerrita casa editrice Nero che vanta titoli come Realismo capitalista di Mark Fisher e Tra le ceneri di questo mondo di Eugene Thacker o Iperoggetti di Timothy Morton, saggi importanti che cercano di leggere la complessità della società contemporanea.
Da dove viene questo nome, Plantasia?
“Da un disco stranissimo del 1976 di Mort Garson intitolato appunto Plantasia, sottotitolo “Warm Earth Music for Plants and the people Who Love Them”. Musica ambient prima di Brian Eno”.
Come è nata questa iniziativa?
“Plantasia, di cui sono uno dei soci, possedeva già una linea distributiva di erba legale che rifornisce più di 10mila tabaccai e quindi si è pensato di espandere l’idea alle librerie. Così abbiamo messo insieme le due competenze complementari: la società Plantasia che ha curato il prodotto in omaggio e Nero, di cui sono art director, i libri e il canale libreria”.
Qual è l’omaggio?
“La canapa è in omaggio: noi vendiamo il libro”.
Prezzo?
“15 euro”
Dove si troveranno questi libri?
“In tutte le librerie, da quelle indipendenti a quelle di catena. La cosa importante è che, da subito, ci hanno creduto molto due enormi realtà commerciali come Mondadori e Feltrinelli”
Quale sarà la tiratura?
“Circa 18mila copie”.
Come dire svariati chili di erba legale
“18.000 grammi e quindi 18 chili”
Da domani dunque si potranno trovare ovunque i vostri libri “Read & Weed”, grandi autori in erba. Correrà qualche pericolo chi li compra?
“No, perché ogni bugiardino che accompagna i prodotti porta il numero di lotto per cui si garantisce la tracciabilità completa di quello che c’è dentro. La vendita comunque è vietata ai minori di 18anni”.
Ma uno con questo omaggio che cosa ci può fare?
““Dipende dalla fantasia di chi la compra: noi la vendiamo per uso ornamentale o collezionistico”.
E se dovesse superare lo 0,5% legale di THC?
“Come dicevo tutti i prodotti sono stati analizzati e sono tracciabili. E comunque noi ci siamo già adeguati a non superare lo 0,2 che è la nuova soglia prevista nella proposta di Fratelli d’Italia. Quindi anche se domani ci dovesse essere un cambiamento della legge la collana Read & Weed rimarrebbe assolutamente legale”.
Quali sono i primi titoli?
“Sono dei classici: Il canto dei lotofagi de l’Odissea, un brano tratto da Alice nel paese delle meraviglie e uno tratto da I paradisi artificiali di Baudelaire. Questi sono solo i primi tre libri. In autunno prevediamo di pubblicarne molti altri, anche con autori contemporanei che scrivano testi ad hoc”.
Che significato ha questo tipo di operazione?
“Da un lato la ricerca di normalizzazione della canapa legale mostrando come certe sostanze abbiano sempre fatto parte della nostra storia collettiva, e dall’altro andare verso una piena liberalizzazione anche se in Italia da una parte c’è una sinistra che non è mai stata molto coraggiosa in questo senso e dall’altro una destra che demonizza da sempre un uso che invece fin dall’antica Grecia ha fatto parte della nostra cultura. L’Italia, tra l’altro, è sempre stato uno dei maggiori paesi coltivatori di canapa. Una legalizzazione piena oltretutto potrebbe aiutare non poco i conti dello stato perché tutti questi prodotti sono tassati. A poco a poco si toglierebbe il controllo alle mafie. Che forse è il maggio incentivo a non legalizzarla”.
Come mai, nonostante Trump, negli Stati Uniti sta andando avanti il processo di legalizzazione?
“Probabilmente perché sempre più studi dicono che l’erba ha anche una serie di applicazioni mediche importanti oltre a quelle ricreative. Applicazioni che sostanze come l’alcol e le sigarette non hanno”.
Come hanno reagito le librerie?
“Con un entusiasmo persino eccessivo”
È una provocazione?
“Al contrario: ribadisco che quello che vorremmo produrre è un effetto di normalizzazione: parliamo di un prodotto controllatissimo a livello legale, analizzato e tracciato come gli alimenti biologici. Vorremmo dimostrare che in un mercato regolarizzato e virtuoso si potrebbe legalizzare le droghe leggere sviluppando appunto un mercato controllato e virtuoso”.